Aps, stop alla mobilità| per i 205 dipendenti - Live Sicilia

Aps, stop alla mobilità| per i 205 dipendenti

Aps revoca le procedure di mobilità per i suoi 205 lavoratori al termine di un vertice in prefettura. "E adesso aspettiamo notizie sul prossimo gestore", commenta Raffaele Loddo di Federenergia. Intanto durante la riunione, alcuni dipendenti hanno manifestato con un sit-in "La revoca ci rasserena, ma confidiamo in un segnale chiaro da parte delle istituzioni".

VERTICE IN PREFETTURA
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PALERMO – I 205 dipendenti di Aps, Acque potabili siciliane, tirano un sospiro di sollievo. Al termine di un vertice alla prefettura di Palermo, infatti, il liquidatore della società Antonio Casilli ha annunciato il ritiro della procedura di mobilità dei lavoratori.

Un altro passo nel quadro di una vicenda ancora tutta da decidere: la scorsa settimana si è infatti tenuto un vertice a Roma per cercare un’azienda che si faccia carico dell’eredità di Aps, curando il servizio idrico di 52 comuni del Palermitano, e l’ipotesi più accreditata al momento è quella dell’Amap. Palazzo delle Aquile sta facendo le dovute valutazioni e a metà febbraio ci sarà un nuovo summit al ministero nel corso del quale l’amministrazione Orlando dovrà dare una risposta definitiva.

“Giovanni Avanti, che è il responsabile dell’Ato idrico 1 – dice Raffaele Loddo di Federenergia Cisal – ci ha assicurato che si farà garante dell’individuazione di una soluzione valida entro il 31 marzo. Siamo soddisfatti della revoca delle procedure di mobilità, revoca che abbiamo sempre chiesto visto che si tratta di un servizio pubblico essenziale che non può essere in alcun modo interrotto, e vigileremo anche sulla soluzione che le istituzioni ci proporranno. In ballo c’è il servizio idrico per oltre 200mila cittadini della provincia, non è pensabile che il servizio venga sospeso”.

Durante il vertice alcuni dipendenti di Aps hanno manifestato con un sit-in davanti la prefettura, in attesa della arrivata al termine della riunione. Rasserenati dalla piega momentanea presa dalla vicenda, adesso i lavoratori attendono il nuovo tavolo che dovrebbe tenersi in prefettura giorno 18 febbraio, in seguito ad un incontro che avrà luogo al Ministero dello Sviluppo economico. “L’incontro al ministero è previsto tra l’11 e il 12 febbraio”, precisa Daniela Giordano, dipendente di Aps “Adesso siamo in attesa di scoprire se giorno 18 avremo nuovi elementi che ci consentano di rimanere sereni”. Se l’Amap entro il 31 non fisserà la sua disponibilità ad assumere il servizio infatti, dovrà essere individuato un nuovo soggetto che se ne assuma la responsabilità. L’appello dei dipendenti è rivolto alle autorità: “Ci aspettiamo dei segnali chiari”, afferma il lavoratore Salvatore Rappa “E confidiamo che arrivino direttamente da parte delle istituzioni”.


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