PALERMO – “La commissione Spending review è morta, le competenze sui tagli alle indennità passino alla prima Commissione”. “Non scherziamo. Semmai, potrei essere io a sostituire Antonello Cracolici”. Il botta è risposta rappresenta solo l’ultima puntata dell’ormai lunga polemica tra il presidente della Commissione affari istituzionali Marco Forzese e il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.
“Non credo che sia opportuno – ha dichiarato Forzese – rianimare una commissione già morta come quella sulla ‘spending review’. Credo che saggiamente il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, non abbia scelta che assegnare le competenze sull’applicazione del decreto Monti alla I commissione Ars”.
Una proposta che il presidente dell’Assemblea non ha voluto nemmeno prendere in considerazione: “Si tratta di una battuta? – ha replicato – la commissione Spending review lavorerà insieme al Consiglio di presidenza, e una cosa è certa: alla fine, il parlamento siciliano recepirà i tagli previsti dal decreto Monti”.
“Piuttosto che prorogare la commissione fino a ieri presieduta da Antonello Cracolici – insiste però Forzese – si scelga il percorso più ortodosso, facendo salve le prerogative autonomistiche che nessuno può cancellare con un colpo di penna. Inoltre sarebbe corretto che proprio la commissione Affari isituzionali si occupasse delle norme sui rapporti tra parlamento regionale e governo. Questa è una vera priorità su anche lo stesso presidente Rosario Crocetta si è espresso recentemente”.
Ma ciò non avverrà. Anzi. Giovanni Ardizzone ha persino rilanciato: “Sto valutando l’ipotesi di presiedere io la commissione sulla spending review. E in quel caso chiederò comunque la collaborazione di Antonello Cracolici, che ritengo abbia lavorato molto bene”.
Insomma, non sarà la commissione di Forzese a occuparsi dei tagli. E secondo il deputato Drs i motivi sono chiari: “Ardizzone, invece di agire da rappresentante delle istituzioni, fa politica. Siccome alle ultime elezioni l’Udc ha subito una sonora sconfitta, cercano di delegittimare chi ha lasciato recentemente il partito. Il regolamento dice chiaramente che di quelle questioni si debba occupare la prima commissione. Ma Ardizzone non ragione da presidente di un’Assemblea, ragiona come un uomo di partito”.