CATANIA – E’ stato individuato uno spazio per ospitare i rom della baraccopoli spontanea sorta in via Divino Amore e distrutta dall’incendio dello scorso fine settimana.
La questione è stata discussa nel corso di una riunione dedicata proprio agli incendi alla quale hanno partecipato, nel Palazzo degli elefanti, insieme al sindaco Enzo Bianco che l’ha indetta, il vice sindaco Marco Consoli, gli assessori alle Pratiche interculturali e cittadinanza Valentina Scialfa, al Welfare Angelo Villari e al Patrimonio Giuseppe Girlando, il comandante della Polizia Municipale Pietro Belfiore e diversi funzionari di varie direzioni comunali.
Nel corso della riunione si è in particolare discusso sulla possibile natura dolosa degli incendi – diversi e sviluppatisi in zone precise della città -, che hanno interessato tra l’altro anche il campo Rom di via Divino Amore, a zia Lisa, un immobile di via Fossa della Creta e il deposito di plastica della Nettezza Urbana.
La situazione più urgente da risolvere era proprio quella riguardante la collocazione dei rom di via Divino Amore, da decidere tempestivamente per evitare la ricostruzione nello stesso sito e soprattutto per ragioni igienico sanitarie. E’ stata dunque individuata una vasta area di proprietà comunale, non centrale ma adeguata e collegata dal servizio degli autobus, costituita da due appezzamenti di terreno, l’uno di tre ettari, l’altro di due, lungo la 114 in contrada Passo Martino all’altezza del curvone che immette sulla Statale.
Esisteva già un progetto, mai realizzato prima, per la creazione di servizi essenziali di supporto a una quarantina di stalli in cui potranno trovare posto roulottes o tende. Uno spazio dunque che, attrezzato a dovere, rappresenterà una valida opportunità anche per ospitare i rom dell’altro accampamento di San Giuseppe La Rena.
Il progetto per la sistemazione dell’area prevede recinzione, tre blocchi di servizi e un blocco stoviglie con allaccio agli impianti elettrico e idrico, bagni chimici e tende.
E’ stato disposto quindi un intervento celere per dare l’opportunità alle due comunità di spostarsi a Passo Martino.
Alla Protezione civile regionale è stato chiesto di fornire alle circa 350 persone dei due accampamenti, un centinaio delle quali sono bambini, di sacchi a pelo.