Morta per il calcio di un cavallo, Arianna Giaroli ha salvato sette vite

Morta a 13 anni per il calcio di un cavallo, Arianna ha salvato sette vite

La giovane ha perso la vita durante una lezione di equitazione

Lo scorso fine settimana, alcune palestre di Carpi e Modena hanno ospitato il primo memorial “Grazie Arianna”, un torneo di pallavolo amatoriale dedicato ad Arianna Giaroli, la 13enne carpigiana morta dopo essere stata colpita alla testa da un calcio di un cavallo.

L’incidente nel quale la giovane ha riportato ferite gravissime è avvenuto il 7 marzo 2024 nel centro ippico “Il Vigneto” di San Martino in Rio, nel Reggiano, struttura che la ragazza frequentava da tempo. Dopo il decesso, i genitori hanno autorizzato la donazione degli organi e avviato un percorso di collaborazione con l’associazione Aido.

Da quel contatto è nata l’idea del memorial, il cui scopo è richiamare l’attenzione sul tema della donazione di organi. La scelta della famiglia Giaroli ha permesso di salvare e migliorare la vita di sette persone.

A chi sono andati gli organi della 13enne di Carpi

Il cuore di Arianna Giaroli è stato trapiantato a un ragazzo di 16 anni al Sant’Orsola di Bologna, un rene è stato destinato a un bambino che ha potuto tornare a scuola dopo la dialisi, mentre l’altro è stato assegnato a un giovane di Milano. Il fegato è stato utilizzato in due interventi riusciti a Roma e Bergamo.

Le cornee sono state affidate alla Banca delle Cornee di Bologna e successivamente trapiantate a due pazienti. A raccontare il senso più profondo di questa scelta è il padre, Federico Giaroli, in una lettera resa nota dalla Gazzetta di Modena.

“È stato un gesto spontaneo, un faro nella nostra oscurità – scrive – Pensare che una parte di lei continui a vivere in questi bambini e in queste persone è un conforto enorme. Il nostro dolore si trasforma in una speranza fragile, ma tenace. Il mio desiderio è poter conoscere un giorno i riceventi”.

Chi era Arianna Giaroli morta per il calcio di un cavallo

Il ricordo della figlia passa anche attraverso la descrizione della sua personalità e delle sue passioni: “Aveva due grandi occhi azzurri, espressivi e sinceri, che riflettevano un’anima sensibile e profondamente gentile. Era una ragazza introversa e riservata, ma nel mondo degli animali trovava la sua gioia più grande”.

Ed ancora: “La sua passione più grande erano i cavalli. Al maneggio, non andava solo per cavalcare, ma per respirare un’aria di libertà per vivere quell’ambiente, quella vita, perché lì si sentiva sicura e forte, si sentiva a casa!”.

Arianna Giaroli amava i Queen, i Maneskin e musical come “Grease”, “La La land” e “Bohemian Rhapsody”. La 13enne sognava di vivere in un ranch in America allevando, addestrando e rivendendo puledri.
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