Tradito da Facebook. Vito Roberto Palazzolo e’ stato rintracciato anche seguendo i profili virtuali del latitante e di alcuni suoi familiari. Ora si trova in stato di fermo a Bangkok, in Thailandia, in attesa di sapere se sarà dato il via libera all’estradizione. Palazzolo, 55 anni, nato a Terrasini, risulta residente a Johannesburg (Sudafrica), con la nuova identità di Robert Von Palace Kolbatschenko. Deve scontare una condanna a nove anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa.
La sua localizzazione e la cattura all’aeroporto di Bangkok ieri sera sono state possibili grazie al lavoro dei carabinieri del Reparto Operativo di Palermo, dal Raggruppamento Operativo Speciale di Roma, della Squadra Mobile di Palermo, e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. In particolare il Nucleo investigativo, guidato dal maggiore Antonio Coppola e il reparto Operativo del colonnello Paolo Piccinelli, a partire dal mese di gennaio 2012, in collaborazione con i militari del Ros, ha avviato una serie di attività investigative, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e dai pm Gaetano Paci e Alessandro Picchi. Le intercettazioni telematiche (profili Facebook e di altri social network riferibili al latitante e al nucleo familiare) e una fonte confidenziale hanno consentito di documentare il viaggio di Palazzolo in Thailandia.
E’ lunga la carriera criminale di Palazzolo. E’ stato coinvolto nella storica indagine Pizza Connection che accertò il ruolo centrale della mafia siciliana nella raffinazione e nel traffico di eroina, i cui proventi vennero in larga parte riciclati dallo stesso Palazzolo. Sfuggito a vari tentativi di cattura ed estradizione in Italia, negli anni 90 riuscì a cambiare la propria identità ottenendo la cittadinanza sudafricana. Un paese dove ha acclimato enormi ricchezze.
E’ emerso che gestisce sorgenti idriche dalle quali viene imbottigliata lacqua denominata Eau de vie che viene fornita, in esclusiva, alla compagnia aerea di bandiera South African Airways; ha costituito un istituto di sicurezza personale denominato The security, formato da cittadini russi e marocchini; e’ proprietario di un immenso allevamento di struzzi da riproduzione; e’ titolare di una esclusiva riserva di caccia frequentata da facoltosi personaggi locali; hs interessi in Angola nella società denominata RCB Corporation L.d.a. che si occupa dello sfruttamento minerario del terreno per lestrazione di pietre preziose; e’ titolare della Von Palace Diamond Cutters importante società dedita al taglio di diamanti. Ed ancora risulta avere stretti rapporti daffari con il conte Riccardo Agusta, figlio di Corrado, ex magnate degli elicotteri, al quale avrebbe venduto, verso la fine del 1999, le sue proprietà, venendo al contempo nominato amministratore del patrimonio grazie ad un contratto da consulente. Una trovata con cui avrebbero di fatto aggirato la legge approvata nel gennaio del 2000 dal Parlamento sudafricano, che permette la confisca dei beni a chi è riconosciuto membro della criminalità organizzata.
AGGIORNAMENTO
Il mafioso Vito Roberto Palazzolo, fermato all’aeroporto di Bangkok, e’ stato espulso dalla Thailandia. Lo dice il suo legale Baldassare Lauria. ”Noi pero’ – aggiunge – ci siamo opposti al decreto di espulsione e quindi la decisione ora passa al giudice che penso si esprimera’ lunedi”’. Palazzolo, fermato dalla polizia thailandese dopo la richiesta dell’Interpol, deve scontare una condanna a 9 anni di reclusione per associazione mafiosa.