CATANIA – La dichiarazione del segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota: “Sin dall’inizio la Cgil di Catania ritenne che la situazione di Wind Jet fosse compromessa. Le condizioni allora in corso ci fecero preoccupare per quella che ci appariva quanto meno una leggerezza e una non adeguatezza dei vertici aziendali. Nel frattempo si sono bruciati centinaia di posti di lavoro. Per questo, nel pieno rispetto delle garanzie per gli arrestati e gli indagati, chiediamo ancora una volta chiarezza alla magistratura su quanto sia realmente accaduto”.
L’avv. Carmelo Calì, Presidente di Confconsumatori Sicilia: “Le vicende che hanno interessato oggi i responsabili della compagnia Wind jet confermano che sulla pelle dei passeggeri si sono consumate tante ingiustizie. Come si ricorderà, avevano promesso tutto ed il contrario di tutto: la new company, il concordato di continuità, l’orgoglio di una compagnia siciliana, il rafforzamento della mobilità per i siciliani, l’approccio sempre più facile per i turisti, addirittura il nuovo emblema dai colori campanilistici accattivanti. E soprattutto le rassicurazioni per i passeggeri, che, così fu detto, dovevano restare calmi perché rimborsi e risarcimenti sarebbero arrivati. Non solo è accaduto l’esatto contrario ma apprendiamo che addirittura tutto quello che è stato rappresentato non corrisponde alla realtà. Tutto ciò oggi é stato accertato e reso manifesto grazie alla professionalità e caparbietà della Procura di Catania a cui, anche a nome delle migliaia di passeggeri, rivolgiamo il nostro grazie. Magistrati che, sin dall’inizio, hanno intuito che nelle vicende della compagnia low cost non tutto fosse così chiaro e trasparente. Adesso il re è nudo! Si apre una nuova fase e tutta la vicenda Wind Jet dovrà essere rivisitata e rivista alla luce di quanto emerso. Gli ulteriori sviluppi del procedimento penale aprono nuove opportunità di risarcimento per tutti i passeggeri beffati. Saremo ancora una volta al loro fianco così come fatto sin dall’estate del 2012”.
L’avvocato Manfredi Zammataro, Codici Onlus: “Un plauso al lavoro svolto dalla Procura di Catania che ha consentito di accertare nella vicenda del crack Windjet nuove e gravi responsabilità a carico del Presidente Antonino Pulvirenti e dell’Amministratore delegato Stefano Rantuccio” – questo il commento dell’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici – Centro per i diritti del Cittadino. “Noi attendiamo, come giusto, i tre gradi di giudizio. Ma se quanto contestato dalla Procura verrà accertato anche con una sentenza di condanna significhera che i comportamenti tenuti dagli indagati hanno danneggiato seriamente gli utenti siciliani e non che hanno utilizzato in questi anni gli aerei della compagnia Windjet. Gli stessi passeggeri – aggiunge Zammataro – che sono stati beffati da un concordato con proposte di rimborso che erano vere e proprie elemosine. Per quanto ci riguarda continueremo a difendere i consumatori anche in questa fase e preannunciamo – conclude l’avvocato – che ci costituiremo parte civile nel processo per chiedere il risarcimento dei danni”.