Arresti domiciliari per il "medico di Matteo Messina Denaro"

Arresti domiciliari per il “medico di Matteo Messina Denaro”

Lascia il carcere per ragioni di età

TRAPANI – Arresti domiciliari per Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello di Mazara coinvolto nell’inchiesta sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro. A decidere di concedere una misura cautelare meno affettiva è stato il giudice per le indagini preliminari di Palermo Alfredo Montalto. L’istanza avanzata al gip dagli avvocati Gioacchino Sbacchi e Giuseppe Pantaleo, puntava sull’età avanzata di Tumbarello, ultrasettantenne.

Il medico fu arrestato lo scorso 7 febbraio, nei giorni successivi alla cattura di Messina Denaro, avvenuta il 16 gennaio, a Palermo, mentre si apprestava ad entrare alla clinica “La Maddalena” per sottoporsi ad una seduta di chemioterapia.

Sarebbe stato Tumbarello, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e procurata inosservanza della pena, ad occuparsi delle prescrizioni rilasciate al boss per le cure contro il tumore. Prescrizioni, oltre un centinaio quelle trovate dagli investigatori dell’Arma, intestate al geometra Andrea Bonafede, che avrebbe prestato la sua identità al padrino.

Il gip su Tumbarello: “Ha personalmente visitato Messina Denaro”

Tumbarello avrebbe saputo benissimo che in realtà il suo assistito era Matteo Messina Denaro. «Tumbarello ha personalmente visitato il paziente Matteo Messina Denaro — scrisse il gip Montalto nella ordinanza con la quale ha accolto la richiesta di arresto avanzata dal procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia e dal suo aggiunto, Paolo Guido — raccolto l’anamnesi, indicatogli un percorso terapeutico, poi seguito con estrema attenzione, prescritto farmaci e analisi mediche, per patologie molto gravi, di cui effettivamente soffriva e soffre il boss, intestandole ad uno proprio assistito, che in realtà godeva di ottima salute».

Chi è Tumbarello

Tumbarello, medico, ex consigliere provinciale, politico parecchio impegnato nel territorio campobellese, risultò essere anche essere iscritto ad una loggia massonica. La stessa alla quale apparteneva l’ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino.

Un ruolo avrebbe avuto nella vicenda della corrispondenza segreta tra Vaccarino e Messina Denaro, fu Tumbarello infatti a mettere in contatto Vaccarino con Salvatore Messina Denaro, fratello del boss all’epoca latitante, per sviluppare quei contatti dietro i quali si celava una operazione dei servizi segreti, all’epoca diretti dal generale Mario Mori. Il medico ha sempre respinto le accuse, dicendo di non sapere che dietro quel Bonafede in realtà si celasse il latitante Messina Denaro.


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