CATANIA -Arriva a Catania Il Circo de Los Horrores. Dopo la tournée in Spagna, America Latina e a Miami, con più di 1.500.000 spettatori, arriva in Italia lo spettacolo più innovativo degli ultimi anni. Uno show che ha sorpreso il pubblico e critica con una perfetta miscela tra teatro, circo e cabaret. Il Circo de Los Horrores è stato creato guardando indietro nel tempo, come dimostrano la tematica, la messa in scena e il copione. Lo show associa arte, teatro, circo e cabaret.
Teatro perché si racconta una storia e si utilizza un copione; le tecniche sono quelle del circo, molte storie sono mimate ed acrobaticamente sviluppate; il cabaret si ritrova nella sensualità di alcune performance, nella sintonia con il pubblico, nel contatto diretto e nell’umore adatto agli adulti, fresco ed intelligente. Con quel pizzico di malizia che rende spassosa la sua durata. L’ispirazione e chiaramente proveniente dal cinema in bianco e nero, e dai film horror e suspense dell’epoca. L’ambiente e paragonabile ad un set cinematografico, smarrito tra la nebbia più che nella pista di un circo dove si ricrea un antico cimitero gotico, degli inizi del XIX secolo. L’ispirazione nasce da film rimasti nella memoria: da Nosferatu di Burnau che è il protagonista principale del Circo de Los Horrores ed è il filo conduttore della sua spaventosa storia; a La mummia, rappresentata con dei nastri in volo che si perdono tra le bende, una coreografia ed una messa in scena tenebrose. Anche i Freaks di questa incredibile storia hanno il loro posto nell’introduzione dello spettacolo: molti personaggi usciti dagli incubi più profondi, daranno il benvenuto al pubblico.
Ci saranno riferimenti anche a La Danza dei Vampiri di Roman Polansky: sarà eseguita in modo umoristico una danza classica di quel periodo, popolata da vecchi vampiri putridi e consumati ma di gran classe, che si muovono al ritmo di musica, mentre mordono la vittima tra un parossismo di sangue, musica e danza. Ecco Le bambine dell’ esorcista, realizzato e mimato da due straordinarie contorsioniste che replicano un momento possessione su di un letto, tra convulsioni e spasmodici movimenti. Il Circle de Los Horrores cerca l’immediatezza e la sorpresa visiva, suggerita dal terrore: è adrenalina pura, attraverso lo spavento, condita da una buona dose di umorismo che calma gli animi quando il clima si fa forte. Il tutto è realizzato con gusto e sensibilità e sempre concentrato sull’intrattenimento dello spettatore.
Anche la musica ha il suo compito speciale: melodie di stampo classico trasportano nel mondo d’oltretomba che fa venire la pelle d’oca. Colonne sonore da La Bambine del Esorcista di Mike Oldfield ed il suo Tabularsbells, Carmina Burana, le melodie di Damian, Il film, Una notte nel Monte Pelado di Musorgskij, l’Uomo Elefante, ed il suo valzer istrionico che fa raggelare il sangue.
LA STORIA. Tutto ha inizio in una notte buia e tempestosa nel cimitero degli orrori. In lontananza si sente un treno avvicinarsi, tra fischi vapore e lo stridio dei suoi freni. Da uno sei convogli scende un singolare passeggero con in mano una valigia. Sembra perplesso e confuso, ed in effetti c’è un evidente equivoco nella fermata, visto che è sceso proprio davanti all’entrata di un antico cimitero. Statue di pietra, corone di fiori e lapidi, ululati e urla angosciate terrorizzano il personaggio e danno inizio alla sua interminabile fuga. Sarà perseguitato da migliaia di bestie del Gargolle che cercano di trasformarlo in uno di loro. Le performance ed il susseguirsi di tanti personaggi da incubo inonderanno la pista inseguendo il povero mortale. Il suo viaggio non ha fine. La paura, la tensione e le visioni raccapriccianti si faranno via via più intense, come se si entrasse in uno dei racconti di Edgar Allan Poe o Stephen King. Perché non c’è paura più intensa di quella che non si vede ma si intuisce, come succede innumerevoli volte nel Circo de Los Horrores. Finalmente il nostro personaggio arriverà tra le fauci di un’esuberante vampira che addenterà la giugulare della vittima, in un festivo valzer di sangue, cui partecipa tutta la compagnia. E qui fa la sua apparizione Nosferatu: in diretta, l’uomo si trasforma in mostro ed a sua volta nel re della poetica dell’Orrore, Nosferatu e il vampiro della notte.