CATANIA – Sbarcano 765 persone per 6 diverse operazioni SAR effettuate lo scorso 26 settembre. Questi sono i numeri che riassumono in maniera asettica quanto sta accadendo oggi al porto di Catania dove la nave Vos Hestia è approdata, poco dopo l’alba, per “scaricare” il proprio carico di umanità, sogni, speranze, sofferenze di queste 765 persone che, sfuggendo ai campi di detenzione libici, sono state raccolte due giorni addietro in balie delle onde. Nei giorni scorsi, infatti, la nave Vos Hestia di Save the Children nel corso delle sua attività di pattugliamento in zona SAR nel Mediterraneo centrale è stata dirottata dal Centro di Coordinamento per i Soccorsi Marittimi di Roma, MRCC, verso le zone di mare nelle quali erano stati segnalati natanti in difficoltà. In totale sono state effettuate 6 operazioni di recupero che hanno consentito di mettere in salvo ben 765 persone tra le quali si trovano parecchi nuclei familiari oltre che numerosi minori non accompagnati in fuga dai martoriati territori della Siria dove in questi ultimi giorni si stanno combattendo battaglie senza esclusione di colpi tra forze governative, miliziani di Al Qaeda, forze armate russe e americane.
Un tutti contro tutti mirato unicamente ad assicurarsi il controllo di una delle zone con i maggiori giacimenti petroliferi del medio oriente; il tutto in danno alle popolazioni locali oramai ridotte allo stremo. A Catania le operazioni di sbarco, iniziate poco dopo le nove del mattino e vedono impegnati il personale della Guardia Costiera che in sinergia con i rappresentanti della prefettura etnea e delle forze dell’ordine coordinano le operazioni per assicurare che la macchina dei soccorsi funzioni per il meglio; nel frattempo i volontari della Croce Rossa Italiana e del CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, offrono ai migranti le prime cure in attesa che vengano smistati dei centri di accoglienza da dove, poi, cominceranno il loro nuovo percorso di vita.