Arrivano i soldi per i teatri| Ecco il Fondo per lo spettacolo - Live Sicilia

Arrivano i soldi per i teatri| Ecco il Fondo per lo spettacolo

Dall'assessorato al Turismo via libera ai decreti del Furs. Chi sono i beneficiari.

PALERMO – Dai teatri a partecipazione pubblica fino all’opera dei pupi. La Regione finanzia gli enti di spettacolo siciliani distribuendo risorse a più di duecento enti. Dal Teatro Massimo di Palermo, a cui vanno 1,2 milioni, fino ai contributi che non superano mai i quattromila euro a 67 bande musicali. Nelle ultime settimane l’assessorato al Turismo ha pubblicato i decreti per la concessione del Furs (Fondo unico regionale dello spettacolo). Ecco come sono stati divisi i fondi.

Sono i teatri più grandi a farla da padroni. Circa tre milioni vanno ai maggiori teatri lirici della Sicilia. Al primo posto il Teatro Massimo. All’alter ego di Catania vanno invece 754mila euro. Terzo posto per l’Orchestra Sinfonica Siciliana, a cui viene conferito un contributo di 648mila euro. Infine vengono finanziati anche l’Ente luglio musicale trapanese con 414mila euro e l’Ente autonomo Teatro Vittorio Emanuele di Messina, a cui vanno 221mila euro.

Fra i grandi teatri di prosa il finanziamento più cospicuo, 223mila euro, va al Teatro Biondo di Palermo. Mentre per lo Stabile di Catania il contributo vale 161mila euro. Ci sono risorse per l’Istituto nazionale del dramma antico, 205mila euro, e ritorna ad essere finanziata anche in questa graduatoria la fondazione Vittorio Emanuele di Messina, con 84mila euro. Ma non finisce qui: fra i teatri di prosa si incontrano, infatti, anche il Teatro Pirandello di Agrigento (80mila) e alcuni teatri attivi in provincia: quello di Sambuca di Sicilia (61mila euro), le Orestiadi di Gibellina (50mila euro) e il Teatro del Baglio di Villafrati.

Alle strutture teatrali private siciliane sono invece erogati circa un milione e settecento mila euro. Questi teatri sono divisi per fasce sulla degli anni di attività: quelli attivi da più di dieci anni e quelli operanti da 5 e da 3 anni. Ci sono poi: le compagnie attive “nel campo del teatro della diversità”  e i teatri che si occupano di “attività di distribuzione di spettacoli, formazione e promozione del pubblico”. Le maggiori risorse  della categoria vanno ai “teatri più anziani” Alla compagnia Zappalà Danza saranno erogati 87mila euro e una cifra simile, 88mila euro,  va al Teatro “Al Massimo” di Palermo.

Ai sette enti ammessi al finanziamento fra quelli che si occupano di diffondere l’opera dei pupi vanno in totale 83mila euro. Primi si classificano l’associazione dei Figli d’Arte Cuticchio, a cui vanno 19mila euro, il Museo Pasqualino di Palermo che vince un contributo di 13mila euro e la Compagnia dei Pupari Vaccaro Mauceri di Siracusa. Per quest’ultima il finanziamento varrà 19mila euro.

E poi ci sono le risorse del settore musicale a cui è riservato più di un milione di euro.  Il settore è diviso in due aree: quella concertistica e quella bandistica e gli enti che vengono raggiunti da questa pioggia di finanziamenti sono sparsi in tutta la Sicilia. Gli enti che organizzano concerti sono divisi a loro volta in fasce di interesse regionale, provinciale e locale. A seconda del grado di diffusione il contributo cambia. All’associazione siciliana amici della musica ad esempio sono stati dati 102mila euro. All’associazione Catania Jazz è stato riconosciuto un finanziamento di 84mila euro mentre per l’Accademia filarmonica di Messina sono stati stanziati 72mila euro. Il lungo elenco continua con i contributi agli enti di rilevanza provinciale: la “Camerata Polifonica Siciliana” che prende 17mila euro e l’associazione “Darshan”che ne prende 15mila. Per tutti gli enti di questa categoria infatti il finanziamento è attorno ai diecimila euro. Per finire ci sono gli enti locali e le bande.


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