Palermo – Il “nodo politico” richiamato dal Presidente Schifani non si scioglie e i lavori dell’aula vengono rinviati alla prossima settimana. Il colpo di scena finale che chiude una seduta d’aula fiume, scandita dall’approvazione di numerosi articoli del ddl collegato, subisce una brusca frenata per un dissidio interno alla maggioranza.
Lo scontro tra Schifani e Galvagno
Galeotto fu l’emendamento, atteso da Cateno De Luca, in favore dei comuni che ospitano grandi eventi (una versione allargata a tutti i centri secondo una rimodulazione propedeutica a un via libera che non arriverà). I beneinformati raccontano dello scontro tra il presidente della Regione Renato Schifani, contrario al voto dell’emendamento tanto -si narra- da minacciare le dimissioni per richiamare all’ordine i deputati di maggioranza, e il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno (favorevole per tentare una conciliazione). Un contrasto sul quale si sarebbero incuneate le opposizioni (prontissime a votare l’emendamento e spaccare la maggioranza) facendo nei fatti saltare tutto. Insomma, le premesse stamattina sembravano esserci tutte. Così, dopo una pioggia di articoli approvati dall’aula il percorso della manovrina bis si ferma su un binario morto in attesa di un chiarimento (realisticamente duro) nell’esecutivo.
Il blocco compatto di Pd e M5S
Un finale amaro dopo una seduta fiume alla fine della quale il Parlamento dà il via libera a buona parte dell’articolato del ddl collegato. A tenere banco per tutta la seduta è l’opposizione a trazione Pd e M5S che inverte il trend d’aula finora tenuto. Nessuno dei parlamentari dei due gruppi di minoranza che fanno riferimento a Cateno De Luca, infatti, ha preso la parola durante la discussione generale sul collegato.
Le norme approvate e l’amaro finale
Ottengono il disco verde dall’aula gli articoli 2, 4, 7, 9, 15, 16, 18, 25, 28, 30, 35,36, 37, 38, 43, 46, 51. Via libera anche agli emendamenti a diversi emendamenti al testo come quello che eroga risorse ai comuni in difficoltà, quello che destina somme destinate a interventi urgenti per garantire la stagione irrigua e quello per garantire gli adeguamenti contrattuali per il personale della Sas (Servizi ausiliari Sicilia) grazie a un contributo di 360 mila euro.
Tra le norme approvate c’è un po’ di tutto dalle somme per il restauro del presepe settecentesco della Diocesi di Acireale a quella che finalizzata a al funzionamento dei servizi aerei di linea di Comiso e Birgi passando per i contributi straordinari ai consorzi di bonifica di Agrigento e Siracusa per chiudere contenziosi pregressi e sbloccare i pagamenti dei dipendenti. Ma la norma anche si eroga una somma a favore della Resais s.p.a. in liquidazione per consentire la definizione di un contenzioso con l’Agenzia delle entrate e quella che prevede misure di incentivo alla fuoriuscita dei soggetti “ex PIP Emergenza Palermo” Norme che si sommano a quelle approvate nel pomeriggio: l’articolo 11 che destina risorse per i forestali (74 milioni) e l’articolo 14 che prevede per i lavoratori la fuoriuscita dal bacino Asu con cinque anni di mensilità. Una giornata di lavoro sulla quale cala il sipario, restando in tema di grandi eventi, all’improvviso.