L'arte del ricamo a Leonforte: nel laboratorio di resilienza e socialità

L’arte del ricamo a Leonforte: nel laboratorio di resilienza e socialità

Passione, tecnica e comunità: il ricamo raccontato da chi ha scelto di valorizzarlo e tramandarlo

Per conoscere la tradizione dell’arte del ricamo a Leonforte e come essa rimanga ancora in vita, occorre recarsi al Collegio di Maria del paese in provincia di Enna. È qui che ha inizio una storia di resilienza, che affonda le sue radici nell’Ottocento. Il laboratorio di ricamo, infatti, è il lascito dell’attività di educazione femminile realizzata nel convento dalle suore salesiane. Oggi l’ordine ha lasciato l’istituto, conseguenza di un’affluenza sempre più bassa di persone che vogliano consacrare la propria vita alla preghiera. I laici però hanno preso in mano la realtà e continuano a tenerla viva con l’asilo, le attività oratoriali e appunto anche il laboratorio di ricamo.

Frontale altare ricamato in oro

L’attuale complesso collegiale risale al 1727. Venne edificato per volontà di Ercole Branciforti sul luogo dove esisteva un vecchio monastero di clausura dedicato a santa Caterina. Il collegio fu fondato, come tanti altri in Sicilia, allo scopo di impartire una discreta formazione culturale alle giovani del paese e di educarle alla dottrina cristiana. Successivamente, nel 1883, fu riconosciuto come istituto femminile di istruzione e di educazione dipendente del ministero della Pubblica istruzione. Le classi furono tenute ordinate come scuole elementari del Regno. Negli anni 30 del Novecento si attesta l’arrivo delle suore salesiane nella struttura, al quale probabilmente si deve l’intitolazione del collegio a “Maria Ausiliatrice”.

arte del ricamo
Punto fiamma

L’addio delle suore e la “rinascita”

A raccontare la tradizione è Fina Venticinque, che figura tra coloro che la portano avanti. “Non c’era una vera e propria scuola, ma c’erano delle suore che insegnavano l’arte del cucito e del ricamo allo scopo di preparare il corredo nunziale per le ragazze. Al ricamo negli ultimi tempi si dedicava Suor Giuseppina. È stato così che abbiamo appreso l’arte del ricamo”. Venticinque ricorda come l’educazione femminile sia sempre stata alla base della missione del collegio. Poi con l’addio dell’ordine è arrivata la decisione: “Non volevamo che l’istituto chiudesse definitivamente e ci siamo mobilitati perché fossimo noi laici a tenere vive le attività del Collegio”.

A Leonforte l’arte del ricamo non si concretizza in un peculiare tipo di prodotto. “Ci dedichiamo al Cinquecento, al Seicento, al ‘punto seta’ e al ‘punto croce’ – spiega Fina Venticinque – ma anche allo sfilato siciliano”. Comprendere le differenze è complicato per chi non è del mestiere, eppure al laboratorio di Leonforte sono pronti a garantire: “Vediamo video su internet di prodotti che vengono chiamati ‘sfilato siciliano’… Per noi si tratta di ricami totalmente diversi”. Insomma, tecnologia e ricamo si uniscono, ma di fronte all’antico sapere della tradizione non c’è tutorial che regga.

arte del ricamo
Punto antico

Non solo ricamo

Ma a Leonforte si porta avanti anche un’altra tradizione: quella della pittura su stoffa. “Realizziamo la pittura su tela mediante l’applicazione di colore – spiega Venticinque -. Prima ammorbidiamo il tessuto bagnandolo; successivamente realizziamo il disegno, facciamo asciugare bene la stoffa. Infine si passa il ferro caldo attraverso una protezione di carta adatta”.

Oggi la tradizione vive in numerosi modi, in alcuni casi tramandata di madre in figlia. Al laboratorio del Collegio di Maria si recano circa quindici persone, che decidono di ritrovarsi in quel luogo piuttosto che dedicarsi al ricamo a casa propria. “Siamo innamorate del nostro istituto – dice Fina Venticinque – e per questo vogliamo tenerlo in vita. Inoltre, chi vuole imparare può venirci a trovare, e lì troverà chi rivela i segreti del mestiere. È un modo di stare in comunità e di socializzare”.

arte del ricamo
Dettaglio completo per un neonato, punto seta

Passione, tempo, bellezza e unicità sono le caratteristiche dell’arte del ricamo di Leonforte. “Ogni pezzo che facciamo è unico. Non ci potrà essere mai un ricamo uguale a un altro”. Non è questo però che rende inestimabile un ricamo: “Il tempo per la realizzazione non si vede appena è finito. Alla fine, si gode solo della bellezza. Il valore è inestimabile proprio per il tempo e la cura che si dedicano al ricamo e per il fatto che proprio mentre crei il prodotto ti affezioni alla creazione”.

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