CATANIA – Firmata convenzione tra Comune, Accademia e Scuola edile. Il sindaco Bianco, “azioni di recupero di forte valenza sociale per aiutare a un quartiere della città che ha una gran voglia di riscatto” “Daremo un po’ di colore e di vita a un quartiere della città che oggi sta dando splendidi segnali di voglia di riscatto”.
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco firmando, nella Sala giunta di Palazzo degli Elefanti, il protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale, Accademia di Belle Arti e Scuola edile per il rilancio e la riqualificazione di San Berillo. Grazie all’iniziativa, che partirà in settembre, quindici giovani detenuti seguiranno un corso di formazione di cento ore e poi, per altre duecento ore, lavoreranno in cantiere lungo la via delle Finanze per dare, come ha spiegato l’assessore al Decoro urbano Salvo Di Salvo, “dignità e nuova vita agli edifici più fatiscenti, sui quali interverranno poi insegnanti e studenti dell’Accademia che con la loro fantasia daranno un tocco artistico e di colore”.
“Cercheremo di dare – ha sottolineato Bianco – un volto nuovo alla zona con azioni di recupero degli edifici. Naturalmente non si tratta di interventi che risolvono i problemi di San Berillo, ma l’iniziativa ha anche una forte valenza sociale e, insieme con quelle spontanee degli abitanti del quartiere, valorizza un quartiere che vuol tornare a vivere”.
Il Sindaco ha ricordato la festa organizzata nei giorni scorsi in via Pistone e, parlando con i giornalisti, ha rivelato come sia sua intenzione chiuderla al traffico, “in modo da favorire la nascita di botteghe di artigiani e artisti, sviluppando la cultura in un quartiere che paga un pregiudizio e che deve rinascere”.
“L’operazione – ha ricordato Di Salvo – si inserisce nell’ambito del progetto ‘Catania Agorà’, e intende riqualificare, con la partecipazione attiva dei cittadini, a cominciare dal Comitato spontaneo, uno dei quartieri più ricchi di tradizione e storia di Catania. Stiamo cercando di operare senza sradicare alcuno ma, nel rispetto delle leggi, facendo convivere le varie attività e le varie anime della zona, ossia migranti, giovani artisti, artigiani, creando armonia pur tra le tante contraddizioni del quartiere”.
Il presidente della scuola Edile di Catania Giuseppe Piana ha spiegato che gli allievi della scuola, con i giovani detenuti, si occuperanno di ripristinare e consolidare i supporti murari, mentre l’obiettivo dell’Accademia, come ha sottolineato il direttore Virgilio Piccari, sarà quello di “ridare valore alla bellezza offesa attraverso l’opera di giovani artisti, che intendono prendere ‘possesso’ del territorio per farlo rinascere a una nuova vita culturale e artistica”.
Un plauso all’iniziativa è venuto anche da Maria Randazzo direttrice del carcere di Bicocca, che ha sottolineato come il progetto sia “un’occasione di riscatto e di qualificazione professionale per quindici giovani detenuti dai 18 a 25 anni”, concetto ribadito da Vincenza Speranza dell’Ufficio Servizi Sociali del Ministero di Grazia e Giustizia.
All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il rappresentante della Soprintendenza Nicola Neri, i presidenti della Prima circoscrizione Salvo Romano, del Comitato Cittadini San Berillo Roberto Ferlito e delle associazioni Ideazioni, Grazia Capuano, e Asifi, Saurina Gomez, il direttore della Scuola Edile, Giacomo Giuliano, e rappresentanti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri.