PALERMO – Dalla fiducia della scosa settimana al governatore alla prossima finanziaria. Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars traccia il percorso puntando sui temi. Focus anche sulle indagini e sui rapporti tra gli alleati. L’intervista.
Partiamo dalla fiducia a Schifani, fu vera gloria?
“Il dato politico è che hanno raccolto solo i loro voti, ai quali si sono aggiunti i voti di De Luca, ma il suo intervento è stato più contro l’opposizione, che contro la maggioranza e l’effetto è stato che hanno fatto rinsaldare la maggioranza”
Cosa ne pensa di Cateno De Luca?
“Ha una posizione ondivaga”
Che aria tira nella maggioranza per le inchieste giudiziarie?
“Non c’è un clima molto sereno, ma prevale l’assoluta voglia di andare avanti e portare a termine questa legislatura, sostenere l’azione del governo ed evitare scossoni infausti per la Regione”.
Esiste, secondo lei, una questione morale dopo l’arresto di Cuffaro?
“Da avvocato sono sempre convinto di assicurare il principio di presunzione di innocenza, l’indagine sul sistema Cuffaro riguarda tutta una maniera in cui viene improntata l’azione politica. Questo rivelerebbe un quadro, se confermato, desolante, in cui si cerca di condizionare e influenzare molti settori rispetto ai quali la politica dovrebbe essere lontana anni luce”.
E le indagini sugli esponenti di FdI?
“Distinguiamo i piani. Sulle imputazioni di Amata e Galvagno il quadro si è molto ridimensionato e molti reati sono caduti; io confido che quelli residuali possano cadere nell’udienza preliminare. Se ciò non dovesse avvenire, gli interessati e il partito adotteranno le decisioni opportune. La questione morale dovrebbe riguardare ogni aspetto della vita di tutti i giorni, comportando un’assunzione di responsabilità di tutti, evitando di fare, però, processi sommari. È troppo comodo dire che il parlamento è pieno di indagati”.
Qualche settimana fa ci ha detto che un eventuale rinvio a giudizio di Galvagno non avrebbe rilevanza
“Varrebbe sempre la presunzione di innocenza. Sulle conseguenze politiche sono valutazioni che assumerà il presidente Galvagno, io ritengo che possa continuare a esercitare il suo ruolo con assoluto prestigio come ha fatto l’assessore Amata fino ad adesso”.
Perché gli assessori della Dc sono stati allontanati? Si parla di due pesi e due misure
“Il presidente ha voluto sottolineare la distinzione da quel modo di fare politica, senza che gli assessori avessero la minima colpa. È il segno che quel metodo non può essere accettato come metodo di governo. Le singole responsabilità sono diverse dal sistema che era stato ipoteticamente messo in atto”.
La giunta, invece, dovrebbe essere sottoposta a un tagliando?
“Penso che dopo la finanziaria ci si dovrà sedere, anche perché non credo che si possa arrivare a fine legislatura con due assessori non insediati. Qualcosa si dovrà fare, è una prerogativa del presidente della Regione e valuterà i movimenti opportuni”.
Sugli assessorati al Bilancio e Sanità avete rivendicazioni?
“No, sono le indicazioni che ha dato la presidenza in quota Forza Italia e non ci permettiamo. Tranne che non si proceda a una riassegnazione complessiva, ma non ne ho notizia”.
Andiamo alla finanziaria, quali sono le basi?
“La commissione Bilancio ha esitato i lavori in tempi abbastanza contenuti, è una finanziaria di ampio respiro, che interviene sul sociale, con misure innovative, per attrarre capitali da fuori Sicilia e agevolazioni contributive, in alcuni versi anche fiscali. Una misura che ha grande attenzione sugli enti locali, che può portare solo bene alla Sicilia”.
Quali sono i nodi da sciogliere?
“Abbiamo posto come FdI il problema di un aumento orario per i lavoratori ex Lsu perché ci viene chiesto anche dagli enti che hanno molto personale ad orario ridotto e hanno grande difficoltà ad assicurare i servizi. Poi c’è il grosso nodo, ma non è semplice, di cercare maggiori risorse per i laboratori d’analisi e tutta la sanità convenzionata, che con i budget attuali rischia di bloccare le collaborazioni da un momento all’altro”.
Anche Cateno De Luca ha rivendicato un contributo a questa finanziaria
“Il suo movimento ha presentato una sfilza di emendamenti, alcuni hanno trovato il consenso della maggioranza, altri sono stati respinti, altri modificati, come quello sui parchi”.
Però vi ha accusato di aver osteggiato il porto di Giardini Naxos
“È un grande comunicatore ma spesso vende solo fumo. Il suo emendamento non aveva possibilità di essere approvato, lo abbiamo riscritto in modo da assicurare i giusti interventi anche sul castello. Tutto senza danneggiare i parchi come quello di Taormina o Agrigento”.
Prossime mosse?
“Dal 9 verrà incardinata la finanziaria in aula, penso che dal 15 in poi, in 4 – 5 giorni la finanziaria verrà esitata”.
Volete passare un Natale tranquillo, colpi di scena a parte.
“Ce lo auguriamo”.

