Antiracket, enti benefici, oratori | Cala la scure del governo - Live Sicilia

Antiracket, enti benefici, oratori | Cala la scure del governo

Scendono i contributi alle organizzazioni che contrastano il pizzo e le agevolazioni fiscali nei confronti degli imprenditori coraggiosi. Azzerato il capitolo destinato ai consultori. Tagli anche per i sussidi alle famiglie meno abbienti per favorire la maternità.

PALERMO – I tagli del bilancio non risparmiano la lotta alla mafia. L’esecutivo, impegnato nel contenimento dei costi in ogni settore della pubblica amministrazione, non ha potuto evitare, in molti casi, la riduzione dei contributi destinati ai soggetti che ogni giorno combattono contro Cosa nostra in prima persona. O che, in passato, sono stati oggetto della violenza mafiosa. Associazioni antiracket, imprenditori coraggiosi, familiari delle vittime di mafia. Ma non solo. La scure del governo Crocetta cala anche sul sociale: scompaiono i fondi destinati a consultori e oratori. E dimagriscono di molto quelli rivolti a enti benefici. Presìdi spesso utili a prevenire le devianze.

Insomma, i numeri parlano chiaro. Nonostante alcune precisazioni del governo: “Non abbiamo ridotto i fondi per le vittime di mafia”. In realtà, sul settore è arrivata una mazzata non da poco. Il capitolo “contributi alle associazioni antiracket riconosciute, a fondazioni, a centri e ad altre strutture associative connesse all’assistenza, alla tutela, alla informazione dei soggetti che abbiano subito richieste o atti estorsivi” scende dai 500 mila euro impegnati nel 2012 ai 150 mila euro previsti nel nuovo bilancio. Una somma che fa tornare i contributi ai livelli del 2011. Quasi azzerato il capitolo che prevede le agevolazioni fiscali nei confronti degli imprenditori che denunciano il pizzo (dai 662 mila euro impegnati nel 2012 ai soli 80 mila previsti nel nuovo bilancio).

In compenso, il governo ha istituito un nuovo fondo di solidarietà da 100 mila euro, in favore delle vittime del racket. Tagliati però anche i contributi destinati alla “formazione degli orfani delle vittime di mafia, della criminalità organizzata, delle vittime del dovere”: dai 147 mila euro del 2012 ai 58 mila euro previsti quest’anno. Un livello ancora più basso del 2011, quando la somma prevista era di 75 mila euro. Sale di trentamila euro circa il finanziamento per le assunzioni nella pubblica amministrazione delle vittime della criminalità organizzata. Dimezzato (da 400 a 200 mila) il Fondo regionale per le parti civili nei processi contro la mafia”. Somme in parte destinate a due nuovi capitoli per indennizzi “una tantum” alle vittime di mafia.

Ma i tagli sono arrivati anche nel settore più genericamente definito del “sociale”. E l’intervento più massiccio riguarda il capitolo dei contributi a “consultori, istituzioni scolastiche, oratori e associazioni di solidarietà familiare per il sostegno alle relazioni familiari ed alle responsabilità educative”. Un capitolo che negli anni passati (sia nel 2012 che nel 2011) è stato riempito con oltre un milione di euro. Il governo Crocetta, invece, ha deciso di azzerarlo, facendo scomparire persino la somma di 300 mila euro inserita in una prima bozza del bilancio. Quasi dimezzati i “sussidi straordinari ad istituzioni pubbliche di assistenza, beneficenza erette in enti morali”: dai 315 mila euro del 2012 (erano 529 mila nel 2011) ai 180 mila previsti nell’ultimo bilancio. Un altro mezzo milione, invece, è stato tolto, rispetto all’anno scorso, dal capitolo destinato ai “contributi a favore delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”. Ridotto di oltre 700 mila euro, invece, lo stanziamento destinato alle famiglie meno abbienti “per la tutela della maternità e della vita nascente” (da 1,2 milioni del 2012 a 500 mila euro).

Insomma, i tagli ci sono. Anche se l’assessore all’Economia Bianchi minimizza: “Per le vittime di mafia – ha detto – abbiamo confermato i fondi spesi l’anno scorso. È stato solo ridotto lo stanziamento al fondo per la costituzione di parte civile, ma solo perché abbiamo verificato che in passato non sono mai stati spese tutte le risorse impegnate, abbiamo ridotto dunque il capitolo ma siamo pronti a rimpinguarlo quando ce ne sarà bisogno. La scelta sbagliata di presentare la nota di variazione al bilancio e la Finanziaria in due momenti diversi ha fatto sì che si parlasse di massacro e tagli lacrime e sangue – ha aggiunto Bianchi – invece l’impatto del bilancio sui cittadini è minimo, mentre sono notevoli i tagli alle spese di funzionamento degli assessorati”. Ma già nelle Commissioni, in tanti promettono battaglia.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI