PALERMO – “Registriamo ed apprezziamo l’impegno assunto dall’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, per bocca del suo dirigente generale Fulvio Bellomo, a reperire i fondi necessari al settore del Trasporto pubblico locale per completare il finanziamento 2019 e permettere, così, di effettuare senza tagli tutti i servizi”. Così Michele Cimino, vice presidente Asstra Sicilia e Antonio Graffagnini, presidente Anav Sicilia, commentano l’audizione delle associazioni del settore del trasporto pubblico in commissione Bilancio all’Ars. L’audizione era stata chiesta da Asstra e Anav perché, allo stato attuale, a fronte di un fabbisogno di 160 milioni annui per coprire le spese del trasporto pubblico locale in Sicilia nel 2020, il governo regionale ne ha stanziati soltanto 115. Mancherebbero quindi 48 milioni all’appello, senza i quali i servizi rischierebbero un taglio del 30%. Inoltre tra 15 giorni, il 3 dicembre, scadrà il contratto di affidamento con le aziende e scatterà la proroga di tre anni. Serve però una compensazione di 6 milioni per erogare i servizi fino al termine del 2019.
Nel corso dell’audizione, Fulvio Bellomo , dirigente generale del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, “ha ribadito – spiegano le associazioni – che il dipartimento è in attesa del giudizio di parifica del bilancio regionale fissato per il 13 dicembre. Tuttavia non ci sarebbero difficoltà finanziarie per reperire i fondi necessari per effettuare i servizi del trasporto pubblico locale per la fine del 2019 e per il 2020 senza incorrere in tagli”. “Accogliamo con un cauto ottimismo le rassicurazioni giunte. Tuttavia abbiamo ribadito alla Commissione Bilancio – aggiungono Cimino e Graffagnini – la necessità, in vista dell’esercizio di bilancio provvisorio e al fine di evitare disagi nell’erogazione dei servizi, di inserire nello schema di bilancio, con delibera di giunta, i 48 milioni da aggiungere ai 115 già previsti. Doveroso – concludono Cimino e Graffagnini – un ringraziamento alla Commissione per l’attenzione alla categoria”. Per le associazioni “non resta che attendere gli atti deliberativi conseguenti agli impegni oggi presi dal governo in commissione”.