Assunzioni e dirigenti, Grasso:| "Recepiamo una norma nazionale" - Live Sicilia

Assunzioni e dirigenti, Grasso:| “Recepiamo una norma nazionale”

L'assessore: "Norma di importanza vitale per la nostra Regione".

La polemica
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PALERMO – L’assessore regionale alla Funzione pubblica Bernardette Grasso risponde e interviene a proposito della norma di sblocco delle assunzioni. “Le opposizioni hanno strumentalizzato e fuorviato il dibattito su un tema dai contorni perfettamente lineari e definiti, ostacolando una norma di importanza vitale per la nostra Regione. Una norma che rimuove il blocco delle assunzioni introdotto nel 2008, rendendo nuovamente possibile il turn over dopo ben 11 anni. Nello specifico, per ciò che concerne la dirigenza, mi preme precisare che i dati in circolazione relativi a 1400 dirigenti in servizio, a cui se ne aggiungerebbero altri 100, sono totalmente errati. I dirigenti attualmente in servizio sono meno di 1180 e vanno progressivamente riducendosi per effetto dei pensionamenti”.

“A ciò si aggiunga che il governo Musumeci – prosegue Grasso – ha già operato la riduzione di oltre 200 strutture dirigenziali e che la medesima operazione sarà effettuata nuovamente entro la fine del 2020. Quanto alla possibilità di conferire incarichi dirigenziali a soggetti di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nell’Amministrazione, nella misura dell’8 per cento della dotazione organica, questa è perfettamente mutuata dal Testo Unico del pubblico impiego. E’ quindi palese che non è in discussione un provvedimento ad hoc ma il mero recepimento di una norma nazionale. Mi chiedo quindi se le opposizioni non comprendano o fingano di non comprendere questo elementare principio e perché, nella Regione Siciliana, non dovrebbe trovare spazio una norma vigente a livello nazionale e di regola applicata in tutte le Regioni, dal Trentino Alto Adige alla Calabria”.

“Si consideri poi che il Governo regionale ha previsto per i suddetti incarichi temporanei una contenuta copertura finanziaria pari a soli 200 mila euro, dettata da evidenti motivi di contenimento della spesa, certamente non bastevoli a coprire i riferiti e fantasiosi 100 incarichi dirigenziali: un ulteriore dato che palesa la falsità delle cifre fatte circolare, in evidente mala fede, dalle opposizioni. Infine, vorrei ricordare agli odierni commentatori che una sana gestione del personale non può prescindere da una corretta programmazione, soprattutto in una Regione come la nostra, che ha il quadruplo delle competenze delle altre Regioni italiane e la metà del personale decentrato. Invece di portare avanti futili e fuorvianti polemiche, le opposizioni dovrebbero dare atto del profondo e complesso lavoro di riorganizzazione della macchina amministrativa che questo assessore sta portando avanti, senza sosta, fin dal giorno del suo insediamento. Martedì torneremo a discutere in aula di questa importante norma – conclude l’assessore -, necessaria per l’intero assetto amministrativo regionale, confidando che venga accolta con la più ampia condivisione.”

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