CATANIA. Oltre cinque ore. E’ durato dalle 17 alle 22 l’incontro in Prefettura per risolvere il problema stipendi dell’Ato Joniambiente Catania 1. A ricevere i Sindaci dei 14 Comuni, o i loro delegati, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’Ato e dell’Aimeri Ambiente, Massimo Signorelli, Dirigente dello Staff del Prefetto. Oltre cinque ore per uscire dalla fase di stallo che da diversi giorni impedisce la raccolta dei rifiuti nei Comuni della fascia che va da Giarre a Bronte. Non sono mancate le polemiche, innescate dal fatto che diversi Comuni sono morosi per diversi milioni di euro, e altri hanno regolarmente pagato, ma purtroppo, tutti hanno avuto gli stessi disservizi. Alla fine è stato raggiunto l’accordo che dovrebbe permettere all’Ato di versare oltre 700 mila euro all’Aimeri, soldi necessari a pagare il resto degli stipendi di dicembre, e quelli di gennaio dei 270 dipendenti, ed alcuni conti in sospeso con le discariche. Una mediazione lunga ed estenuante, dovuta alla continua morosità di diversi Comuni, e alla volontà di altri Comuni con in testa Bronte e Maletto, di pagare loro direttamente gli operatori dei due Comuni, pur di avere la raccolta eseguita. Alla fine, con la decisiva mediazione del dott. Signorelli, e grazie alla concessione del sindaco di Maletto, Pippo De Luca e dell’assessore di Bronte Biagio Petralia, di non applicare per questa volta quanto stabilito nell’assemblea dei soci, e cioè che i pagamenti sarebbero stati effettuati solo per gli operai dei Comuni in regola con i pagamenti, si è raggiunto l’accordo con i rappresentanti sindacali presenti tra cui Arcidiacono e Agliozzo della Cgil, Attanasio della Cisl e Santonocito della Confsal; importante la conferma del rappresentante dell’Aimeri, Orazio Colimberti, che ha dato la sua piena disponibilità a pagare gli stipendi appena ricevuto il pagamento dell’Ato. In un primo momento, Francesco Rubbino, presidente dell’Ato, aveva richiesto che l’Aimeri desse all’Ato i tabulati degli operai in maniera da provvedere al pagamento degli stipendi.
Poi considerate alcune difficoltà e che sarebbero passati non meno di 15 affinchè i soldi giungessero agli operai, dietro rassicurazioni dell’Aimeri si è deciso di provvedere con il mandato alla ditta. Purtroppo rimane lo scetticismo dei Sindaci, che non hanno garanzie di ripresa immediata del servizio, e degli operatori che non crederanno a nessuno, se non quando vedranno i soldi sul loro conto, molti di loro, presenti all’incontro, hanno lamentato il fatto che ormai non hanno più neanche i soldi per mettere la benzina per andare al lavoro, e che hanno seri problemi con banche e finanziarie che non ricevono i loro pagamenti. L’ing. Colimberti, pur ribadendo le difficoltà economiche e burocratiche che al momento ha l’Aimeri, ribadisce che i ritardi non sono da imputare alla ditta, ma al mancato pagamento da parte dei Comuni delle fatture. Domani, la raccolta dovrebbe riprendere normalmente, ma forse la tregua non durerà molto, come ribadito dallo stesso Rubbino, e da diversi Sindaci, già il 15 gli operai dovranno avere lo stipendio di Marzo, e se i Comuni non saldano subito le fatture, è probabile che a breve i disservizi riprendano.