Sono tre le opere d’arte contemporanea che sono state vandalizzate in questi ultimi giorni a Palermo.
L’albero allo Spasimo
Un raid vandalico, la sera del 29 agosto all’interno del cortile del complesso dello Spasimo a Palermo, dove è installato ‘L’Albero dei tutti’, opera di Gregor Prugger, prodotta dalla Fondazione Falcone con la Provincia autonoma di Bolzano, curata da Alessandro De Lisi e realizzata in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Gli autori, ancora ignoti, del gesto hanno rubato le 23 statuette, che l’artista del Sudtirol ha inserito come piccole gemme nei rami del suo albero, in onore delle centinaia dei caduti nella lotta alle mafie.
Il murales nel centro storico
Sfregiato il volto di Paolo Borsellino, in via Lungarini, nel centro storico di Palermo, dove si trova il murale di TvBoy. Anche quest’opera è stata realizzata lo scorso maggio in occasione del trentennale delle stragi. Il secondo degli attacchi registrati la sera dle 29 agosto in città.
Sul suo profilo instagram l’artista italiano, residente in Spagna, scrive “La mafia è una montagna di merda” e promette di tornare a Palermo per ripristinare o sostituire l’opera vandalizzata.”
Parole dure sono state scritte anche da Nicola Morra, presidente della commissione nazionale antimafia, sul suo profilo Facebook “…rappresenta l’intenzionale volontà di fare capire che la mafia sta prevalendo, aiutata dal diffondersi della cultura mafiosa”.
Per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “lo sfregio è allo stesso tempo un’offesa intollerabile alla memoria di un simbolo della lotta alla mafia e un attacco ai palermitani onesti.”
La facciata del padiglione ZAC
Nella notte tra il 27 e il 28 agosto, un altra opera d’arte è stata presa a sassate. Si tratta dell’opera di Alfredo Jaar sulla facciata del padiglione Zac, ai Cantieri Culturali della Zisa. E’ stata danneggiata la scritta al neon che riporta una frase di Gramsci realizzata dall’artista cileno per la Fondazione Merz: ”Il vecchio mondo sta morendo, quello nuovo tarda a comparire e in questo chiaroscuro nascono i mostri”. Ne ha dato notizia la fondazione Merz, che ha dato mandato ai propri legali per presentare un esposto. “Gli inquirenti faranno il proprio lavoro ma non capiamo i motivi di un gesto così sconsiderato”, dichiara Beatrice Merz, presidente della Fondazione.
Chi viene infastidito dall’arte? E’ casuale che queste azioni vandaliche si siano concentrate in pochi giorni a Palermo?
Non è facile provare a comprendere le motivazioni degli attacchi all’arte, o scoprire il perché di questo accanimento contro le immagini.