Atti vandalici a Borgo Nuovo | "Serve più sicurezza nel quartiere" - Live Sicilia

Atti vandalici a Borgo Nuovo | “Serve più sicurezza nel quartiere”

Solidarietà di Cgil e Cisl alla parrocchia e agli operatori sociali del quartiere.

PALERMO – La Cgil Palermo esprime la sua solidarietà alla comunità di Borgo Nuovo, alla parrocchia di Santa Cristina e agli operatori delle associazioni impegnate nel quartiere dopo l’incendio alle auto del parroco e gli atti di vandalismo che hanno colpito il centro anziani e la ludoteca gestita da volontari dell’Arciragazzi. Ludoteca già oggetto di raid e incursioni, come quella del febbraio 2015, in cui fu divelta la ringhiera e furono messe a soqquadro le stanze e portati via Pc, apparecchi audio e giochi. “E’ gravissimo l’attacco continuo a chi opera nel quartiere in condizioni difficili, alla chiesa e alle associazioni che da anni rappresentano un presidio importante, in cui si cerca di dare un minimo di risposte ai ragazzi e agli anziani in un territorio che vive nella totale assenza di ogni altro genere di politiche – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il settario generale Spi Cgil Palermo Maria Concetta Balistreri– Queste realtà hanno diritto a poter proseguire la loro attività nella massima sicurezza. Da sempre chiediamo una maggiore sorveglianza perché il lavoro di questi operatori vada avanti per creare opportunità di crescita e di coesione sociale in una zona della città che non può essere considerata marginale né abbandonata a se stessa”.

Anche la Cisl di Palermo è intervenuta sull’argomento con una nota del segretario generale Leonardo La Piana: “Siamo vicini ai parroci e alle associazioni di volontariato che operano nelle periferie di Palermo, i quartieri più difficili in cui è necessaria la loro azione quotidiana e per la quale siamo pronti a dare il nostro contributo. Siamo convinti che serva un coordinamento di tutte le forze, sociali, istituzionali, presenti in questi quartieri e un’attenzione maggiore da parte del Comune verso le periferie che vivono nel degrado, perché solo con l’azione di tutti e non solo di singoli si può intervenire per dare una svolta alla realtà quotidiana vissuta dai cittadini in queste zone, isolando chi, di fatto, tenta di impedire il cambiamento”.

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