Attivo "Send", il Servizio Notifiche Digitali della Pubblica amministrazione - Live Sicilia

Attivo “Send”, il Servizio Notifiche Digitali della Pubblica amministrazione

La nuova piattaforma per la notifica di atti a valore legale
TRANSIZIONE DIGITALE
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ROMA – E’ stato attivato ‘Send’, il Servizio Notifiche Digitali della Pa. La nuova piattaforma, realizzata da PagoPA è a disposizione degli enti pubblici per digitalizzare e semplificare la notificazione a valore legale degli atti amministrativi, con risparmio per la spesa pubblica, minori oneri di notifica per i cittadini ed un’esperienza utente più efficace.

Ad annunciarlo è il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il servizio è già stato attivato da quattro comuni – Gattinara, Misano Adriatico, Mortara e Verona – e sarà attivo entro luglio in altri 100 enti.

L’obiettivo, previsto dal Pnrr, è l’adesione alla piattaforma di circa 800 amministrazioni locali ed enti centrali. L’introduzione di Send affianca all’ordinario processo analogico un nuovo processo digitale che amplia le possibilità di invio, ricezione, gestione, controllo e conservazione delle comunicazioni a valore legale, con maggiore efficienza e sicurezza a favore delle amministrazioni e dei loro utenti.

Il funzionamento – viene spiegato dal dipartimento e da PagoPa – prevede che, con la progressiva adozione della nuova piattaforma sul territorio nazionale, i cittadini che lo desiderano potranno scegliere di gestire interamente in digitale – dalla ricezione al pagamento dei relativi importi, se previsto – le notifiche inviate da Comuni ed enti centrali tramite Send. Basta essere in possesso di un domicilio digitale, cioè di un indirizzo Pec – presente nei registri pubblici come Inad (l’indice nazionale dei domicili digitali) o indicato dal destinatario direttamente accedendo a Send. Si può attivare il servizio anche sulla App IO per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia, da cui visualizzare l’atto e pagare contestualmente eventuali importi dovuti; gli utenti possono indicare anche un recapito email o un numero di telefono cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a Send. In assenza di recapiti digitali, Send si occuperà comunque dell’invio della notifica tramite raccomandata cartacea.

Da un lato, Send solleva gli enti da tutti gli adempimenti legati al processo di notificazione e garantisce la certezza della reperibilità del destinatario; è la piattaforma stessa, infatti, ad avere l’onere di esperire tutte le attività per il perfezionamento della notifica sin dal momento del deposito dell’atto in digitale, con conseguente risparmio di tempi e costi di gestione. Inoltre, poiché Send è integrata con l’indice nazionale dei domicili digitali Inad, la sua adozione risparmia agli enti un’ulteriore attività di integrazione dedicata.

La piattaforma, poi, assicura piena inclusività: in una prima fase i cittadini in divario digitale riceveranno le notifiche dell’intero atto in formato cartaceo; in una seconda fase le persone non digitalizzate riceveranno un avviso e potranno ritirare l’atto in migliaia di punti fisici dislocati sull’intero territorio nazionale, comprese le zone più remote.

“Oggi mettiamo a disposizione di cittadini e amministrazioni una nuova, fondamentale, infrastruttura pubblica che ci permette di digitalizzare tutte le comunicazioni aventi valore legale – ha dichiarato il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti – Grazie a Send, con le notifiche digitali riduciamo i costi e ottimizziamo i tempi, portando un ulteriore importante cambiamento positivo nella vita quotidiana di tutti e garantendo al tempo stesso la massima inclusione”.

“L’avvio in esercizio di Send è una tappa fondamentale – ha spiegato Alessandro Moricca, Amministratore Unico di PagoPA evidenziando la interoperabilità con la piattoforma di pagoPa e app Io – per realizzare la visione di cittadinanza digitale ed è stato possibile grazie alla fruttuosa collaborazione tra istituzioni e operatori privati, nonché al supporto costante dei partner tecnologici che affiancano gli enti sul territorio”.


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