Chissà quante volte avrà maledetto quella maledetta intervista sul "crepuscolo di Berlusconi". Chissà quante volte si sarà morsicato la lingua, di solito cauta ma stavolta no, per l'avventatezza delle risposte, per essersi fatto prendere nella tagliola di una "squallida trappola giornalistica", come dice lui (e noi a questa storia delle trappole non crediamo neanche un po').
Chissà quante volte avrà maledetto quella maledetta intervista sul "crepuscolo di Berlusconi". Chissà quante volte si sarà morsicato la lingua, di solito cauta ma stavolta no, per l'avventatezza delle risposte, per essersi fatto prendere nella tagliola di una "squallida trappola giornalistica", come dice lui (e noi a questa storia delle trappole non crediamo neanche un po').
Chissà quante volte avrà maledetto quella maledetta intervista sul "crepuscolo di Berlusconi". Chissà quante volte si sarà morsicato la lingua, di solito cauta ma stavolta no, per l'avventatezza delle risposte, per essersi fatto prendere nella tagliola di una "squallida trappola giornalistica", come dice lui (e noi a questa storia delle trappole non crediamo neanche un po').