PALERMO – Il bando dell’Amat per i nuovi 100 autisti non sarà revocato, ma resterà aperto al momento fino a tempo indefinito. E’ una situazione paradossale quella in cui si ritrovano il comune di Palermo e la sua partecipata che si occupa di autobus e tram: il Segretario generale Antonio Le Donne, che è anche Direttore generale di Palazzo delle Aquile, ha infatti firmato una nota con cui indica il differimento del termine finale della selezione, almeno fino a quando giunta e consiglio non avranno approvato alcuni atti fondamentali.
Un intervento, quello del Direttore, chiesto a gran voce dalle opposizioni di Sala delle Lapidi che hanno da subito puntato il dito contro la selezione indetta dall’Amat che, a corto di autisti, non riesce a fare i chilometri necessari ad emettere le fatture per comune e regione. Una diatriba accesissima e che ha ingenerato polemiche e confusione, fino a quando il bando non è finito sulla Gazzetta ufficiale.
Martedì si è quindi tenuta una riunione tra l’ufficio di presidenza del consiglio comunale, composto dal presidente Totò Orlando e dal vice Giulio Tantillo, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, il capoarea Sergio Maneri e Le Donne che aveva preannunciato la redazione di un parere sul tema. Parere che lascia in piedi il bando, visto che il Comune non ha il potere di imporre ad Amat di revocarlo, ma che sancisce come prima di assumere nuovo personale si debbano approvare alcuni importanti documenti.
Come spiega Le Donne, infatti, l’Amat in quanto partecipata ha una sorta di “doppio livello”: l’azienda più decidere solo dopo che il Comune, che ne è socio unico, la autorizza. Il Segretario ha provato a trovare una soluzione che accontentasse tutti: in pratica il bando rimarrà aperto, così da salvaguardare l’azienda, ma il termine finale per le domande (fissato al 19 agosto) sarà differito individuando una nuova data che consenta, nel frattempo, al consiglio di approvare il Piano finanziario, alla giunta il programma delle assunzioni e al Direttore generale il bando.
Insomma, la selezione resta formalmente in piedi ma senza una data finale che sarà subordinata all’approvazione di atti dai tempi incerti. “La nota del direttore generale conferma quanto da noi sostenuto – dice il forzista Tantillo – Rimaniamo convinti che la pubblicazione sia stata una fuga in avanti che ha complicato la vicenda. Mancano il piano di risanamento, il piano dei fabbisogni, la copertura finanziaria e il parere del dirigente che esercita il controllo analogo, così come previsto dallo statuto. Pur condividendo la necessità e l’urgenza di potenziare l’organico degli autisti dell’azienda, chiediamo il rispetto dei ruoli istituzionali e delle regole. Questo bando nasce male e la strada è tutta in salita per colpa di chi non ha voluto ascoltare le proposte della minoranza. Il Direttore Generale ha indicato un percorso e ne seguiremo gli sviluppi, pur rimanendo convinti che il bando vada ritirato e riproposto quando tutti i passaggi saranno stati fatti”.
Dall’Amat nessuna dichiarazione ufficiale, ma filtra comunque una certa soddisfazione per il fatto che il bando andrà avanti e non sarà ritirato, una sorta di vittoria per via Roccazzo. La giunta non ha ancora approvato il Piano di risanamento (fermo negli uffici) e la dichiarazione di deficit strutturale del Comune per il 2018 (sancita dal consuntivo varato ieri dalla giunta) rischia comunque di mettere i bastoni fra le ruote al bando per gli autisti: tra gli effetti previsti per legge, infatti, c’è anche una stretta sulle spese del personale delle aziende.