PALERMO – Furto, ricettazione e riciclaggio. Queste le accuse nei confronti di una banda finita in arresto stamattina nel corso dell’operazione “Car network” della polizia, che ha fatto scattare dodici arresti tra Palermo e Misilmeri.
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L’inchiesta coordinata dalla procura di Termini Imerese ha fatto venire a galla un giro d’affari di migliaia di euro: le auto venivano rubate, smontate e ridotte a pezzi che sarebbero poi stati rivenduti. Sono state scoperte dentro i depositi e magazzini degli indagati, numerose parti di auto e componenti meccaniche pronte ad essere immesse nel mercato illegale.
Le indagini svolte dagli agenti del commissariato Brancaccio e del compartimento della polizia stradale per la Sicilia Occidentale di Palermo hanno inoltre confermato che alcuni degli arrestati avevano messo a segno numerose truffe alle compagnie assicurative, simulando furti di veicoli o incidenti stradali, mai avvenuti.
Agli arresti domiciliari sono finiti: Giovanni Tantillo, 44 anni; Filippo Grasso, 49 anni; Vincenzo Militello, 42 anni; Ettore Raccuglia, 40 anni; Michele Riggio, 48 anni; Francesco Baiamonte, 59 anni; Daniele Spataro, 30 anni; Vincenzo Emanuele Palmeri, 27 anni; Giovanni Tortorici, 65 anni; Salvatore Sirchia, 45 anni; Marcello Sirchia, 43 anni e Giancarlo Lo Piccolo, 36 anni.