PALERMO – Autotrasportatori ancora sul piede di guerra per ottenere misure di sostegno dal governo. Con una nota congiunta viene richiesta l'”immediata eliminazione della sospensione accise e sblocco urgente del credito imposta indispensabile per la sopravvivenza della stragrande maggioranza delle aziende di autotrasporto”.
La minaccia è quella di un blocco lungo. Se non dovessero ottenere i risultati sperati i proprietari dei Tir annunciano, infatti, che “sarà inevitabile il fermo nazionale, già annunciato alle autorità competenti, dal 18 al 22 luglio”.
Le richieste inoltrate al Governo sono in parte economiche e in parte normative. Nelle prime si legge la richiesta di un credito d’imposta del 28% per le imprese con l’eliminazione della barriere dei 400mila euro a impresa. Gli autotrasportatori chiedono delle misure per il recupero trimestrale della accise, un contributo di 15mila euro per ciascuna impresa e un fondo per l’autotrasporto da 100 milioni da destinare al costo del lavoro. Fra le richieste normative si chiedono maggiori controlli sui tempi di pagamento e una clausola di salvaguardia per il costo del carburante.