“Le ragioni dell’impugnativa del Commissario dello Stato sulle legge per i precari corrispondo alle perplessità giuridiche e politiche che noi Popolari avevamo segnalato all’atto dell’esame del ddl. Ci era sembrato, infatti, un tentativo demagogico quello di annunciare stabilizzazioni sic et simpliciter senza un aggancio alle normative ed alla giurisprudenza nazionali”. Lo ha detto Rudy Maira, capogruppo dei Popolari di Italia domani all’Ars commentando la decisione del Commissario dello Stato di impugnare alcune norme del ddl che prevede la stabilizzazione dei precari. “Davanti a questo stop da parte del Commissario dello Stato – ha proseguito – ora è opportuno che almeno sul personale dei consorzi di bonifica si avvii immediatamente la discussione di un ddl ad hoc, da proporre anche assieme all’esercizio provvisorio o contestualmente, per consentire la proroga contrattuale. Anche se rimane il dubbio che la norma sui consorzi era stata così concepita, in ambienti governativi, con l’obiettivo di farla bocciare dal Commissario”. “Per quanto riguarda la platea dei precari degli enti locali – ha concluso – è necessario un lavoro legislativo, a partire dalle commissioni permanenti, per elaborare una legge che consenta realmente l’immissione in ruolo di questo personale che, per i troppi anni vissuti nel limbo burocratico, non merita norme che tutto sono tranne che provvedimenti seri per consentire il pieno impiego a tempo indeterminato”.
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