CATANIA – Gli avvocati attendono la decisione dei vertici degli uffici giudiziari alla richiesta formulata ufficialmente sabato sera dal Consiglio degli Ordini degli Avvocati di Catania di rinviare, salvo le udienze urgenti o con detenuti, i procedimenti per almeno 20 giorni. Una presa di posizione forte dopo il numero sempre crescente di avvocati che sono risultati positivi al Covid-19 e, soprattutto, dopo la notizia della scomparsa dell’avvocato Fabio Ferlito.
Questa mattina, intanto, sui social è scattata la denuncia sullo stato dei locali di via Crispi, il palazzo dell’Ex Pretura. E non c’è che dire, continua a “piovere sul bagnato”. Questa mattina nell’aula 4, mentre fuori imperversava un violento nubifragio, su alcune sedie e sui pavimenti continuavano a cadere in modo interrotto goccioloni d’acqua. Alcune sedie sono già annerite e danneggiate dalle infiltrazioni. Mentre un secchio rosso è stato posto per cercare di “raccogliere” la pioggia che “filtra”. Nessuna novità sulle gravi carenze strutturali: lo stesso presidente del Tribunale Francesco Mannino ha denunciato alla stampa la precarietà dei luoghi deputati alla giustizia. Nel corridoio centrale dell’ex Pretura si assiste anche ad allagamenti.
I penalisti, oggi, hanno voluto “rilanciare” alcune immagini per far comprendere in che condizioni si deve operare. E sono molti gli avvocati che da giorni hanno deciso di non partecipare alle udienze nell’ex pretura (etichettato ormai come un mattatoio) chiedendo un rinvio per “legittimo impedimento” legato “all’emergenza sanitaria”.
La scorsa settimana alcuni consiglieri dell’ordine (Avv. Alessia Falcone, Avv. Tiziana Foti, Avv. Giovanni Lotà, Avv. Davide Negretti, Avv. Maria Roberta Passalacqua, Avv. Benito Triolo e Avv. Luigi Maria Vitali) hanno diramato un comunicato stampa annunciando di essere “stati ascoltati dall’Ispettore Ministeriale” che è stato inviato a seguito di un esposto.
E in quel lungo colloquio si è parlato proprio “della carenza e inadeguatezza delle aule di udienza, sia per il settore penale (via Crispi in testa) che per quello civile, con gravi problemi di esposizione dei colleghi al contagio, e la necessità di una effettiva razionalizzazione dell’utilizzo di quelle esistenti e della ricerca di diversi locali per lo svolgimento delle udienze”.
Intanto la Camera Penale ha indetto l’astensione dalle udienze a partire dal prossimo 27 novembre. Cioè tra quattro giorni.