ROMA – “Dal 1983 a oggi solo il 15% delle circa duemila aziende confiscate alla mafia sono ancora attive sul mercato. Quasi sempre il fallimento si lega a un amministratore giudiziario, che non riesce ad amministrare l’azienda confiscata alla mafia”. Lo dice in una nota il senatore Vincenzo Santangelo, capogruppo del M5S, che ha presentato un’interrogazione sul Gruppo 6 Gdo della Grande distribuzione, confiscato a Castelvetrano (Trapani) al mafioso Giuseppe Grigoli, prestanome del boss latitante Matteo Messina Denaro, e dichiarato fallito nei giorni scorsi dal tribunale di Marsala.
“La gestione delle aziende confiscate – aggiunge – rischia di essere soltanto finalizzata al mantenimento degli amministratori e non a quello delle aziende e alla salvaguardia dell’occupazione. Si devono evitare gli scandali, di questi giorni e nello specifico la dichiarazione di fallimento del gruppo 6 Gdo, dal 2007 sotto l’amministrazione giudiziaria di Nicola Ribolla, super pagato per far morire l’impresa e rendere disoccupati circa 400 dipendenti”. “Non è normale che i tre quarti del patrimonio confiscato alla criminalità organizzata – conclude – siano nelle mani di poche persone che li gestiscono spesso con discutibile efficienza e senza rispettare le disposizioni di legge”.