"Fondi europei usati per comprare casa a Bagheria": tre condanne

“Fondi europei usati per comprare una casa a Bagheria”: tre condanne

Il processo si è svolto a Roma

PALERMO – Due anni ciascuno di carcere con pena sospesa e la confisca di beni per 150.000 euro. Il tribunale di Roma ha condannato tre imputati per una ipotesi di malversazione ai danni dello Stato commessa a Bagheria. Il processo riguardava un finanziamento comunitario di due milioni e 290.000 euro per il progetto “Sme Instrument phase 2” che prevedeva la costruzione di traverse ferroviarie con materiale riciclato.

I condannati sono Emanuele Occhipinti 43 anni, Giovanni Maria De Lisi, 38 anni, e la sorella Luisa di 40. Secondo l’accusa, una parte dei soldi – 150 mila euro – sarebbero stati usati per acquistare un appartamento a Bagheria che nulla aveva a che vedere con l’iniziativa imprenditoriale. I fatti risalgono al 2016 e coinvolgevano la “GreenRail group” in cui i de Lisi hanno ricoperto ruolo di vertice. Non è passata la tesi difensiva, secondo cui il reato non era stato consumato perché i soldi sarebbero stati restituiti.

Parti civili del processo erano Lorenzo Alessi della Grl&Partners (socio di maggioranza della GreenRail), ed Eisema (partnership di rappresentanza italiana della Commissione europea) con l’assistenza degli avvocati Remo Pannain e Camillo Vespasiani. Hanno ottenuto una provvisionale di risarcimento danni rispettivamente di 20.00 mila e 200.000 euro.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI