PALERMO – Si terrà lunedì prossimo, a Villa Niscemi, un incontro tra il sindaco Leoluca Orlando e le associazioni che hanno protestato contro l’ordinanza sul commercio ambulante. Un’ordinanza che aveva scatenato proteste e polemiche in difesa del cibo di strada e dei venditori extracomunitari, scesi addirittura in piazza. E così il primo cittadino ha deciso di convocare le associazioni per un vertice all’inizio della prossima settimana.
Ancora polemiche, inoltre, suscita anche l’ordinanza per la movida che impone orari rigidi per la musica in estate. “Il regolamento è frutto di improvvisazione, non risolve i problemi dei commercianti e non risolve quelli dei residenti, lascia quindi tutti scontenti – dice il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – un buon regolamento va condiviso con i sindacati di categoria, i rappresentanti dei comitati dei cittadini, le circoscrizioni ed infine il consiglio comunale. Questo regolamento sarà rispedito dal consiglio comunale alla commissione competente per cercare una condivisione armonica ed unitaria. Sono molte le perplessità e molti saranno gli emendamenti che il gruppo Pdl sta preparando accogliendo i suggerimenti di tutti gli interessati. Il regolamento, così com’è, è bocciato”. Tantillo, in Aula, oggi ha anche sollevato il caso dell’avviso pubblico per i bagnini della piscina comunale, chiedendo che venga esteso a tutti, e letto l’articolo pubblicato su Livesicilia da Lorenzo Matassa circa le bancarelle, chiedendo all’amministrazione di intervenire prontamente.
Sempre sul fronte della musica, per domani è previsto un incontro tra l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato e e il presidente della Fondazione The Brass Group, Ignazio Garcia, insieme al capogruppo dell’Udc Giulio Cusumano. “Faremo di tutto – spiega Cusumano – per far comprendere al sindaco e al suo delegato al Bilancio che il Brass Group non può morire. Senza una soluzione immediata, infatti, potremo soltanto celebrare il funerale di una istituzione, per la città di Palermo, che si occupa della diffusione dell’arte e della cultura musicale del ventesimo secolo”. “Stiamo parlando – continua il capogruppo Udc – di una fondazione che organizza e gestisce un complesso orchestrale permanente come l’Orchestra jazz siciliana, che promuove e gestisce un centro studi dotato di biblioteca, emeroteca, nastroteca e videoteca denominato Brass Group Jazz Museum aperto alla pubblica fruizione e provvede alla formazione professionale dei propri quadri artistici e tecnici e all’educazione musicale della collettività attraverso la Scuola popolare di musica”.
