PALERMO – “Nei piccoli comuni continuano a chiudere gli sportelli bancari, e i territori sprovvisti di servizi finanziari si spopolano più facilmente: bisogna agire per invertire questa tendenza”. Lo dice Fabrizio Greco, segretario regionale di First Cisl Sicilia. Il quale avverte che rischiano di perdersi ulteriori pezzi fondamentali della storia economica regionale. “La stessa Banca popolare Sant’Angelo – aggiunge Greco – ha comunicato di essere alla ricerca di un partner finanziario. Occorre drizzare le antenne, a salvaguardia di sportelli e posti di lavoro”.
First Cisl ribadisce la funzione sociale di filiali e agenzie. “Pensionamenti ed esodi – osserva Greco – hanno progressivamente ridotto la platea di bancari e, conseguentemente, generato la perdita di storici marchi del settore creditizio assorbiti da istituti di credito non siciliani. Tutto questo ha spostato fuori dalla Sicilia i centri decisionali, assestando un duro colpo alla nostra economia. Eppure – prosegue – c’è ancora necessità di banche di prossimità: JPMorgan e Bank of America hanno posto uno stop alle chiusure di filiali, puntando sulle riaperture. Speriamo che la loro azione possa rappresentare una contagiosa inversione di tendenza anche da noi”.
Accanto alle preoccupazioni per il futuro di tanti posti di lavoro nel settore bancario, First Cisl riconosce che occorre fare i conti con le sfide future: “Abbiamo puntato a contenere gli effetti delle riorganizzazioni aziendali potenziando il Fondo per l’occupazione – dice ancora Greco -, e lo abbiamo fatto per consentire il ricambio generazionale. Ma bisogna anche governare gli effetti del continuo ricorso delle aziende alla tecnologia. Per riuscirci i lavoratori devono partecipare alla vita delle aziende. È, questa, una battaglia identitaria della Cisl che ci è stata riconosciuta in sede di rinnovo contrattuale”. Rinnovo del contratto di lavoro dei bancari che, in tutte le province siciliane, è stato approvato dalle assemblee unitarie indette da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.