PALERMO – “Un plauso al dipartimento regionale dell’Energia per avere emanato un avviso in cui si realizza una ricognizione degli enti con progetti esecutivi pronti per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli immobili pubblici”. A dichiararlo è il presidente dell’Asael, Associazione siciliana amministratori Enti Locali, Matteo Cocchiara commentando l’avviso esplorativo rivolto a Comuni, ex province, aziende sanitarie e altri enti pubblici e in scadenza il prossimo 18 marzo.
L’avviso
Con l’avviso il dipartimento dell’energia mira a raccogliere, senza l’impegno a finanziare tutti, i progetti esecutivi per la riqualificazione energetica degli edifici già presenti nei cassetti delle amministrazioni pubbliche. Gli interventi finanziabili sono quelli che favoriscono il risparmio di energia e quelli che finanziano l’autoconsumo. Cento milioni le risorse disponibili a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione.
L’audizione dell’Asael all’Ars
“La ricognizione delle opere immediatamente cantierabili – osserva il presidente Cocchiara – è un’attività molto importante perché consente di accelerare la spesa dei fondi e fa sì che si sfruttino tutti quei progetti che le amministrazioni hanno realizzato nel tempo e che rischierebbero di rimanere sulla carta per molto tempo. È un modo di procedere nuovo – aggiunge Cocchiara -, da noi fortemente richiesto in audizione all’Ars e che, per una volta, parte da quanto già si può fare piuttosto che avviare iter che poi procedono a rilento proprio per mancanza dei progetti esecutivi”.
Il fondo progettazioni per i Comuni
Intanto oggi l’Asael ha inviato all’assessorato alle Infrastrutture una richiesta di chiarimento sull’utilizzo del fondo progettazioni attribuito ai Comuni siciliani. La legge di stabilità ha stanziato queste risorse ma non è chiaro, spiegano dall’associazione, se queste debbano essere destinate a un unico progetto oppure a diversi e se possano essere finanziati anche gli studi di fattibilità. “L’auspicio – afferma Cocchiara – è che le risorse stanziate per ogni ente debbano essere tutte esaurite e non rischino di tornare indietro”.