LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Era stato incaricato di redigere il Piano regolatore di Lampedusa. Al momento del pagamento, però, è iniziato un lungo contenzioso che si è trascinato per quasi vent’anni. Dal 1998, per l’esattezza: da quando, cioè, un noto architetto di Grotte fu incaricato di realizzare il regolamento edilizio e le prescrizioni esecutive del Comune di Lampedusa e Linosa. Ora, il tribunale civile di Agrigento condanna il Comune a saldare il debito, che ammonta a circa 96mila euro. Più i 4mila di spese processuali la cifra diventa tonda: 100mila.
È il 2007 quando, tra le parti, inizia la lite. Dopo una decina di anni di tira e molla, finalmente, il Comune si sarebbe impegnato a pagare la parcella all’architetto. Eppure, quella transazione approvata con delibera di giunta municipale su proposta dello stesso ufficio tecnico, con visto di regolarità e persino attestazione di copertura finanziaria, non sarebbe mai stata mai liquidata in toto. Il Comune di Lampedusa e Linosa, infatti, avrebbe versato al professionista solo parte dell’intero compenso.
Il motivo dell’opposizione da parte del Comune risiederebbe tutto nell’incompetenza del sindaco a sottoscrivere l’atto di transazione e la previsione della spesa, insieme con il presunto mancato rispetto del contratto da parte dell’architetto. Così, con il patrocinio di Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, il professionista ha presentato il conto.
Il tribunale di Agrigento ha così posto fine a una lite lunga quasi vent’anni accogliendo la tesi degli avvocati dell’architetto di Grotte e rendendo esecutivo il decreto ingiuntivo. Secondo la corte non ci sarebbe stato nessun inadempimento contrattuale per il professionista. Il Comune, quindi, dovrà liquidare l’intera parcella e pagare le spese processuali.