Bayesian, la testimonianza: "Quella notte il portellone era chiuso"

Bayesian, parla il comandante del veliero vicino: il portellone era chiuso

La testimonianza di Karsten Börner, il capitano della Sir Robert Baden Powell
IL GIALLO DI PORTICELLO
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PALERMO – “Quella notte il portellone del Bayesian era chiuso”. Karsten Börner, il capitano della Sir Robert Baden Powell, la barca che si trovava nelle vicinanze del veliero affondato il 19 agosto nelle acque di Porticello, ribadisce all’ANSA la testimonianza contenuta nel documentario trasmesso dell’emittente britannica ITV.

Il comandante, insieme ad alcuni membri del suo equipaggio, scattò delle foto allo yacht del magnate britannico Mike Lynch, ancorato a poca distanza dalla sua imbarcazione. Dalle foto si vede che “il portellone era chiuso”, specifica Borner che aggiunge anche un particolare: “Nel corso della tempesta, ho visto un fulmine in direzione della barca, seguito da una sorta di grande triangolo nero che non saprei spiegare. Qualche istante dopo la barca è sparita. la barca non c’era più come confermato anche dal radar di bordo”.

E’ stato lo stesso comandante della Sir Baden Powell a soccorrere i 15 superstiti del naufragio costato la vita a cinque passeggeri della yacht, tra cui lo stesso Lynch, e al cuoco di bordo. Proprio ieri la notizia dei portelloni chiusi era stata rilanciata dai media britannici dopo un documentario dell’emittente ITV.

Gli sviluppi dell’indagine parallela in Inghilterra

Una sola morte pressoché certa per annegamento fra le vittime del Bayesian mentre per le altre non si può escludere l’ipotesi, già circolata a margine delle indagini italiane della procura di Termini Imerese, di una fine ancora più atroce: causata da possibile soffocamento. Lo confermano gli inquirenti britannici, nell’udienza di apertura di un’inchiesta parallela a quella italiana avviata nel Regno Unito di fronte alla Suffolk Coroner’s Court di Ipswich.

Sulla base dei primi risultati dell’autopsia condotta in Italia su Lynch, e già condivisi con le autorità giudiziarie del Regno, il coroner Nigel Parsley ha detto di essere al momento in grado di stabilire – almeno come conclusione legale “provvisoria” – che lo stesso magnate morì affogato (al pari dello chef di bordo, unico membro dell’equipaggio perito nel disastro).

Mentre ha sottolineato che le cause del decesso di cinque dei suoi ospiti – inclusi sua figlia Hannah, 18 anni, l’amico 70enne Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International e la moglie di questi Judy, ossia dei cittadini britannici di cui si occupa l’indagine d’oltre Manica – restano ancora da chiarire dato l’esito ritenuto non probante dei primi esami post mortem condotti sui loro cadaveri.

Esami che, nella valutazione degli inquirenti britannici, non permettono evidentemente di escludere nel loro caso un’asfissia: nel quadro di una ricostruzione potenziale stando alla quale alcuni degli ospiti a bordo potrebbero essere sopravvissuti inizialmente all’affondamento dello scafo, grazie a una qualche bolla d’aria, salvo restare intrappolati nelle loro cabine sott’acqua e morire in seguito all’esaurimento dell’ossigeno. Mike Brown, sovrintendente detective della Suffolk Police che collabora con il coroner nell’esame dei dati raccolti in Italia, ha peraltro precisato, nella sua testimonianza odierna in udienza, che l’orario di morte presunta di Lynch coincide con quello di sua figlia e dei coniugi Bloomer: per tutti attorno alle 5 del mattino.

Il 13 ottobre Porticello ricorderà le vittime

Intanto, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna del lume di Porticello, l’omonima parrocchia, ha organizzato, il 13 ottobre, un momento di preghiera in memoria delle vittime del naufragio del Bayesian.

“La nostra comunità è sconvolta per quanto accaduto – afferma il parroco di Santissima Maria del Lume, Vincenzo Buscemi – ci sembrava doveroso, in occasione dei festeggiamenti dedicati alla Madonna del lume, organizzare un momento in ricordo delle vittime”. La deposizione dei fiori avverrà nel corso della processione che, come di consueto, la parrocchia organizza in mare, per ricordare la Madonna protettrice dei pescatori della borgata marinara.

Il 13 ottobre, a partire dalle 16, un quadro raffigurante la Madonna verrà portato infatti in processione in barca, nelle acque antistanti il mare di Porticello, fino a Capo Zafferano, poi qui verrà deposto un omaggio floreale alle vittime del naufragio. Al momento di preghiera prenderanno parte anche alcuni parroci anglicani. “Siamo stati contattati da alcuni parroci anglicani provenienti dai luoghi dove vivevano le vittime – prosegue il parroco – vogliono prendere parte anche loro a questo momento di preghiera e quindi li aspettiamo”.


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