Bellini, mancano gli atti |per l'insediamento del Cda - Live Sicilia

Bellini, mancano gli atti |per l’insediamento del Cda

Il sindacato in una nota rilancia: "Non ci risulta che la Regione Sicilia abbia messo a punto tutti gli atti che permettono al Cda di insediarsi". L'assessore regionale al turismo chiede chiarimenti al Comune sui debiti, da Palazzo degli Elefanti arrivano puntuali le risposte.

La denuncia della Cgil
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CATANIA – “Ci sarebbe tanto piaciuto poter dire che tutto l’iter del Consiglio di amministrazione del “Bellini” fosse stato ultimato. Ma se da un lato i singoli componenti del consiglio di amministrazione del Teatro Massimo “Bellini” sono stati nominati, non ci risulta che la Regione Sicilia abbia messo a punto tutti gli atti che permettono al sindaco di insediarsi quale legittimo presidente. Per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia”. È la Cgil di Catania, per bocca del segretario confederale Giovanni Pistorio, e del segretario della Slc Cgil, Davide Foti, che precisa quanto ci sia “ancora molto da fare” affinché il primo cittadino possa insediarsi quale presidente del Cda del prestigioso ente da troppi mesi in crisi per gravi lacune gestionali.

“Non possiamo fare a meno di ribadire quanto detto in altre occasioni: e cioè che non si può più perdere altro tempo. – sottolineano Pistorio e Foti- Gli obiettivi immediati, raggiungibili solo a partire dal momento in cui tutte le figure direttive si troveranno al loro posto e con tutta la legittimazione del caso, sono il risanamento dell’ente, la certezza degli stipendi per i suoi lavoratori, la maggior parte dei quali sono oramai esasperati, e il coordinamento sinergico tra gli enti culturali cittadini, Teatro Stabile e Istituto musicale “Bellini” in testa, affinché Catania ritorni a poter contare sui suoi gioielli migliori”.

Il Teatro Bellini, poi, oggi è stato al centro di un botta e risposta dai toni cordiali tra Bianco e l’assessore Stancheris in merito ai debiti tra Comune e Teatro. Il sindaco a fine giornata ha inviato una nota chiarificatrice. “Concordo con l’assessore Stancheris sul fatto che il ritorno all’ordinaria amministrazione rappresenta per il Teatro un importante passo verso la normalizzazione e, soprattutto, per il suo conseguente rilancio. Finalmente sono stati nominati e credo i membri del cda scelti siano di grande profilo e con eccellenti competenze e il sindaco della città, come in tutti i grandi comuni, è anche presidente del Teatro, così come da noi sempre sostenuto. Ringrazio l’assessore al Turismo per la sollecitazione ma forse non era ancora informata del fatto che riguardo ai 3,7 milioni di euro di debiti del Comune verso il Teatro Massimo, l’amministrazione ha già fatto la sua parte, riconoscendoli tra le prime delibere sui debiti fuori bilancio, approvate poi dal consiglio comunale nella seduta del 30/05/2014.

E per quell’importo, come è noto, il Comune di Catania ha chiesto immediatamente un finanziamento alla cassa depositi e prestiti nell’ambito dei fondi stanziati con i D.L. n. 35/2013 e n. 66/2014. Quelle somme daranno una boccata d’ossigeno fondamentale, in attesa dei fondi regionali di cui il teatro ha bisogno. Non soltanto abbiamo a cuore le sorti del Teatro e il suo rilancio, ma siamo sempre al fianco dei lavoratori della storica Istituzione catanese anche quando i tempi erano bui e lasciavano ben pochi margini di speranza”.

 

 


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