Torna l’allarme diossina a Palermo, dopo il rogo della discarica. La centralina dell’Arpa, posizionata a Boccadifalco, ha infatti fatto registrare valori cinque volte superiori alla norma, quasi 550 dal 31 luglio al 6 agosto. Una situazione che allarma i residenti e che i tecnici della Regione assicurano di monitorare continuamente, in attesa di capire se il valore calerà o resterà stabile.
E le analisi, adesso, riguarderanno anche gli alimenti su cui la diossina si deposita. L’Asp è pronta a dare il via ai controlli sui cibi venduti nei quartieri interessati dagli alti livelli di diossina. A complicare le cose il fatto che l’incendio della discarica non sia ancora completamente domato, almeno in profondità dove le temperature restano elevate e si sta creando ulteriore percolato a causa dell’acqua lanciata dai canadair.
Sulla vicenda interviene anche il sindaco Orlando: “I dati sembrano contraddire in parte i risultati delle analisi precedentemente trasmessi all’Amministrazione comunale, credo opportuno, oltre che urgente, che l’Arpa e l’Asp forniscano indicazioni chiare ed univoche sulla necessità o meno di adottare ulteriori forme di protezione e prevenzione, oltre quelle già adottate con l’ordinanza sindacale del 3 agosto”.
Apprendi: “Ora la verità”
I palermitani “hanno diritto di sapere la verità”. Lo afferma il vice presidente della commissione Attività produttive Ars, Pino Apprendi in merito alle informazioni sulla diossina dopo l’incendio della discarica di Bellolampo. “E’ il segno della inciviltà politico amministrativa che ci perseguita. Ancora oggi – dice Apprendi – registriamo incertezze nell’informazione, dovuta ai palermitani, sulle conseguenze che l’incendio della discarica di Bellolampo, può portare per la salute dell’intera comunità. E’ stato sottovalutato il disastro che è avvenuto, siamo passati da dichiarazioni che parlavano di semplice ‘vapore acqueo’ a ‘lievi esalazioni tossiche’. I palermitani hanno diritto di sapere la verità”. “Ancora una volta – conclude Apprendi – non saranno individuati i responsabili di tutto ciò. Il ringraziamento va a tutti quegli operatori, vigili del fuoco, operai, protezione civile, che rischiando la propria salute hanno contribuito a spegnere l’incendio fin dove è stato possibile”.