PALERMO – “Mentre la Regione e il comune di Palermo litigano e giocano allo scaricabarile, il capoluogo rischia seriamente di finire sommerso dai rifiuti. La politica abbia un sussulto di responsabilità e non fugga: bisogna trovare immediate soluzioni, evitando che a pagarne il prezzo siano i cittadini e i lavoratori. In Sicilia mancano gli impianti e le istituzioni, anziché programmare e costruirli per tempo, ha sempre rimandato le decisioni lasciandoci nella situazione in cui ci troviamo oggi. Bellolampo potrebbe rappresentare una risorsa e invece oggi sembra sia solo un problema: chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni condivise”. Lo dicono il segretario Fiadel Csa Giuseppe Badagliacca e il commissario Cisal Sicilia Nicola Scaglione.
“C’è sempre amarezza quando si giunge a invocare l’aiuto del governo nazionale per risolvere le incompiute della politica siciliana, ma il rischio che ancora una volta a pagare siano solo i lavoratori della Rap e la città di Palermo, oggi è concreto. Il Ministro dell’Ambiente Costa prenda atto del fatto che, come già accaduto in passato per Napoli e per Roma, anche la quinta di città d’Italia ha esigenza di un temporaneo commissariamento dell’impianto palermitano di Bellolampo, per risolvere con urgenza l’emergenza e per realizzare settima vasca e impianti per la differenziata con iter e procedure velocizzate”. Così il segretario generale Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano. “E ’inutile continuare a spostare la palla delle responsabilità sul campo dell’altro, perché c’è solo un terreno ed è quello dei palermitani e di tutti i siciliani amareggiati di vivere in territori che sono diventati vere e proprie ‘discariche a cielo aperto’, stufi di pagare una Tari eccessiva perché tanti sono i concittadini che non la pagano e irritati nell’assistere a querelle inconcludenti tra istituzioni”.