Bellolampo, tra incendi e sabotaggi: la collina delle ombre e dei sospetti - Live Sicilia

Bellolampo, tra incendi e sabotaggi: la collina delle ombre e dei sospetti

Mani ignote continuano ad entrare in azione

PALERMO – Prima l’incendio in una scarpata vicina alla settima vasca, ora una mano altrettanto ignota che ha preso di mira il tritovagliatore dei rifiuti. Tra i due episodi un mese esatto di distanza. Nuvole nere sulla Rap, società partecipata del Comune di Palermo che gestisce il ciclo rifiuti e che ha le chiavi dell’area di Bellolampo.

Il sabotaggio a Bellolampo

L’ultimo mistero è il sabotaggio all’impianto, per il quale sarà presentata formale denuncia alle forze dell’ordine. Un episodio che non provocherà pesanti ricadute sulla raccolta dei rifiuti ma che getta ombre pesanti sulle attività che si svolgono a Bellolampo. In quel punto dell’impianto non ci sono telecamere e forse chi ha agito lo sapeva.

Gli incendi

L’aria sulla collina che sovrasta Palermo è pesante e non certo per le sostanze nocive sprigionatesi a metà giugno, quando un incendio fece tornare alla mente i giorni infausti dell’estate 2023. In quel torrido luglio di un anno fa i livelli diossina superarono di 35 volte i valori consentiti, quest’anno le conseguenze sono state decisamente minori.

Le preoccupazioni della Rap

Preoccupa, però, l’ennesimo episodio sinistro. “Spetterà alle forze dell’ordine chiarire chi ha interesse a sabotare l’impianto – dice il presidente della Rap, Giuseppe Todaro -. Da quando mi sono insediato segnalo ogni episodio, questo è un fatto molto grave”.

FI e Lavoriamo per Palermo: “Preoccupati”

Preoccupazioni condivise da due forze di maggioranza: lavoriamo per Palermo e Forza Italia. “La manomissione degli impianti è un fatto grave su cui occorre fare presto chiarezza – dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo -. Rap attraversa una fase delicata, tra esigenze di rilancio e risanamento dei conti e fatti del genere rischiano di compromettere quanto di buono si sta facendo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Ottavio Zacco, che guida il gruppo dei consiglieri azzurri: “Occorre una commissione d’inchiesta perché troppi sono gli interessi di alcuni a non far funzionare la Rap e purtroppo i delinquenti sono ovunque – sottolinea -. Occorre fare chiarezza subito e punire chi costantemente cerca di rallentare la raccolta e di non far funzionare Rap”.

La commissione Rifiuti a Palermo

Il sabotaggio del tritovagliatore colpisce anche per la tempistica con cui è arrivato, alla vigilia della visita della commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. I commissari lunedì saranno proprio a Bellolampo e ascolteranno poi il prefetto Massimo Mariani e il procuratore Maurizio De Lucia. La situazione di Bellolampo, inoltre, “allarma” anche il Pd: “Non sappiamo cosa sia stato fatto per mettere in sicurezza la discarica”, dice la consigliera Mariangela DI Gangi.

Avs: “Chiarezza sui i conti di Rap”

C’è poi il dossier conti che preoccupa non meno. La situazione in Rap non è rose e fiori e sulle crepe della crisi finanziaria della Partecipata si incuneano le opposizioni. Avs, con Fabio Giambrone e Alberto Mangano, chiedono che Giunta e vertici Rap riferiscano in aula “in merito alla gravissima crisi finanziaria in cui versa la società dei rifiuti”.

“La città è sporchissima e le erbacce da tempo invadono strade e marciapiedi – aggiungono Giambrone e Mangano -. L’aggravarsi della crisi economica di Rap non può che peggiorare le condizioni specie in un periodo dell’anno in cui più alto è il numero dei turisti. Occorre intervenire subito per il bene di Palermo”.

Analoga richiesta di chiarezza arriva da Fabrizio Giaconia, consigliere di Progetto per Palermo: “La perdita di circa dieci milioni di euro nel bilancio 2023 della Rap purtroppo non è una novità, ma certifica l’inerzia dell’amministrazione Lagalla nell’attuare le misure necessarie per risanare l’azienda. Il confronto tra Amministrazione e consiglio comunale è indispensabile”.


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