Benedetto raccattapelle che stai acquattato all’ombra della curva dello stadio Berbera. Sei contento? Oggi parlano tutti di te. E dicono che il Palermo non ha vinto col mio Lecce per tua colpa, unica colpa, tua colpevolissima colpa! Leggiamo, per esempio, dalle Ghezzetta dello sport. Parla di te, figlio mio, del raccattapelle che “al 50′ del secondo tempo di Palermo-Lecce chissà perché ha spedito in campo il pallone mentre Cassani stava volando verso la porta del Lecce. Un riflesso condizionato, la voglia di fare in fretta perchè il Palermo voleva vincere e quel pallone a lui sembrava fosse uscito. Invece Cassani, uno dei suoi idoli, l’ha tenuto in campo e quando in campo è arrivato un altro pallone e l’arbitro ha fischiato. Migliaccio ha sparato alto per la rabbia”. Il giornele dice che sei stato sgrideto.
Sgrideto! Io ti avrei spezzato la noce del capocollo, ti avrei appeso le viscere al collo, ti avrei mangiato le unghia delle mani e dei piedi, se fossi stato un tifoso del Palermo! E dopo mi avresti dovuto pure chiedere scusa! Ma siccome tifo per il Lecce, essendo pugliese, ti ringrazio. Se fossi tifoso rosanero, ti direi due cose comunque, figlio mio raccattapelle. Vai a Roma che lì i raccattapelle son furbi e magari impari quacchecosa. E non piangere, non ti preoccupare. Tu volevi fare il bene del Palermo, hai sbagliato per amore. E quelli che sbagliano per amore vanno in Paradiso. Nel tuo caso, il Paradiso dei raccattepelle.
