ROMA – “L’inceppamento di alcuni meccanismi e alcune mancate previsioni normative impongono una radicale revisione nella gestione dei beni confiscati. Lo ha scritto il prefetto Fulvio Sodano, appena scomparso e oggi voglio ricordare il suo testamento morale”. Così don Luigi Ciotti, presidente di Libera, aprendo a Roma il forum nazionale sui beni confiscati ha voluto ricordare il prefetto siciliano antimafia appena scomparso. “È dimostrato – ha proseguito don Ciotti citando le parole del prefetto Sodano – che la confisca é lo strumento più valido per aggredire i patrimoni mafiosi, rendendo i crimini dei boss non paganti e pertanto inutili”.
“Abbiamo bisogno di una normativa senza inutili orpelli che la appesantiscano, – afferma – lo diceva Sodano è adesso, ancora una volta, lo ribadiamo anche noi. Se non c’è uno scatto deciso anche contro la corruzione non andremo avanti, a volte si muore di troppa prudenza, la situazione del nostro Paese non può più attendere, é un problema di giustizia sociale”. Per don Ciotti “Bisogna mettere a frutto questi beni anche per il lavoro: un Paese che non investe nei giovani non crede in se stesso, non possiamo avere più del 40% di disoccupati”.
(Fonte ANSA)