PALERMO– C’è anche il rinnovo dei vertici di importanti autorità prefettizie, alcune delle quali fondamentali nel contrasto alle mafie e al reimpiego dei capitali illeciti ma anche per le politiche sull’immigrazione, nel decreto varato ieri dal Governo Renzi. E, in particolare, arriva una nuova guida all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – un posto che era vacante – anche nell’ottica della riforma, già programmata dall’esecutivo, di un ente che finora ”ha funzionato malissimo”, come ha spiegato, qualche mese fa, anche Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione. ”Non ho le forze”, aveva ammesso lo scorso settembre il direttore dell’Agenzia, Giuseppe Caruso, segnalando la ”paralisi” di un’autorità che, invece, è chiamata a gestire i patrimoni confiscati alle mafie: gli ultimi dati parlano di oltre 11mila immobili e oltre 1770 aziende.
Così il Governo, proprio nel senso di una revisione dell’ente, ha nominato, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, al posto di Caruso, il cui mandato era già scaduto, il prefetto Umberto Postiglione, che è stato commissario straordinario della Provincia di Roma ma anche prefetto di Palermo e capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali. Cambia, inoltre, sempre sul fronte della lotta alle mafie, anche il commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura: è stato nominato Santi Giuffrè, alto dirigente della Polizia di Stato che è stato direttore centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali. Prende il posto di Elisabetta Belgiorno, che passa, invece, al vertice del dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. In un ruolo ‘chiave’, per quanto riguarda le politiche sull’immigrazione, torna il prefetto Mario Morcone, che è stato capo di gabinetto dell’allora ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi. Torna al vertice del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione (succede ad Angela Pria), mentre il ‘numero due’ Riccardo Compagnucci diventa capo dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile, le risorse strumentali e finanziarie. In base alla legge 410 del ’91, infine, sempre in tema di lotta alla criminalità organizzata, è ”a disposizione con incarico” anche il prefetto Angelo Carbone.
(Fonte ANSA)