La campagna elettorale è quella che lancia le Europee, ma mai come in questo periodo, al centro del dibattito politico c’è la Sicilia, con i suoi problemi legati all’emergenza rifiuti e a una situazione politica alla Regione molto tesa, incandescente, confusa.
Così, il premier Silvio Berlusconi, ospite di due trasmissioni televisive ha affrontato le questioni legate all’Isola.
Rifiuti: “Palermo pulita in 9 giorni”
“Palermo – ha ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervistato oggi da Claudio Brachino e Maurizio Belpietro a “Mattino 5″ – produce 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno. C’erano 4.000 tonnellate di rifiuti non raccolti per dei contrasti tra il Comune e la societa’ di gestione (l’Amia, ndr). Abbiamo risolto questi contrasti e abbiamo avviato la raccolta inviando anche l’esercito. In nove giorni Palermo sara’ pulita”.
Crisi alla Regione: “La crisi si ricomporrà”
Berlusconi tende la mano al governatore per ricomporre la crisi siciliana. Da Porta a Porta in onda ieri sera, sono arrivati segnali di fumo incoraggianti. “Il presidente della Regione Siciliana Lombardo mi ha chiesto un appuntamento e sono felicissimo di incontrarlo così tutto si ricomporrà”. Lo ha detto proprio il premier, Silvio Berlusconi, nel salotto di Bruno Vespa. E’ la parola d’ordine della strategia della distensione che da qualche tempo il Pdl siciliano sta tessendo. Un miscuglio di bastone e carota. “Della Sicilia non me ne sono occupato – ha detto Berlusconi – ma la crisi si risolverà. Non è un problema di programmi ma di persone”. Poi Berlusconi ha aggiunto: “Si dovrà risolvere con concessioni che qualcuno dovrà fare all’altro. Ma sono certo che ci sarà una ricomposizione”.