Bike sharing, il via a novembre| Ecco la mappa delle "stazioni" - Live Sicilia

Bike sharing, il via a novembre| Ecco la mappa delle “stazioni”

Il servizio delle "biciclette condivise" sarà gestito dall'Amat: 420 i mezzi a disposizione disseminati per la città vicino a monumenti, piazze turistiche e stazioni.

La mappa delle stazioni

PALERMO – Trentuno “stazioni” sparse per la città che faranno decollare il bike sharing, il nuovo servizio targato Amat che metterà a disposizione di palermitani e turisti 420 biciclette, di cui 400 tradizionali e 20 a pedalata assistita. Un progetto da 1,3 milioni di euro (70% ministero dell’Ambiente e 30% Amat) che partirà a novembre, mentre i mezzi arriveranno a ottobre, e che si aggiunge al già avviato car sharing, alle pedonalizzazioni e ai mezzi di trasporto alternativi come il tram e i mezzi che circoleranno lungo l’anello e il passante ferroviario: insomma, un modo come un altro per convincere i restii palermitani a lasciare a casa l’auto.

“Bike sharing” vuol dire bicicletta condivisa: si potrà noleggiare il mezzo per un tratto secondo modalità ancora da definire. La flotta sarà la terza più grande d’Italia e il cda di Amat, ai primi di settembre, presenterà alcune proposte sui costi del servizio, che saranno allineati a quelli delle altre città, prevedendo abbonamenti cumulativi con gli autobus e con il car sharing. Intanto però sono state individuate le “stazioni”, in cui adesso andranno montate le pensiline. Stalli posizionati in posti strategici: accanto alle fermate del car sharing, presso le stazioni, nei paraggi di monumenti e piazze turistiche, nelle borgate marinare, vicino le fermate degli autobus, nelle aree pedonali.

Ci saranno 10 stalli a piazzale John Lennon (ex Giotto), piazza Papa Giovanni Paolo II (ex De Gasperi), piazza Principe di Camporeale, viale Regina Elena (incrocio con via Glauco), piazza Caboto, viale Francia, via Aquileia, piazza Don Bosco, via Autonomia Siciliana (incrocio con via D’Amelio), via Terrasanta (dopo l’incrocio con via Almeyda), via Archirafi, via Marchese di Villabianca (angolo via Cordova), piazza Giulio Cesare, via Principe di Belmonte (lato piazza Florio), piazzetta Due Palme, Foro Umberto I (di fronte gli uffici del Centro storico), piazza XIII vittime e piazza Cassa di risparmio.

Gli stalli saranno invece 15 in piazzale Ungheria, piazza Mondello, via Rossini (di fronte teatro Al Massimo), largo Cavalieri del Santo Sepolcro, piazza Alberigo Gentili, piazza della Vittoria e piazza Marina e 20 in piazza Francesco Crispi, via Francesco Scaduto, via Volturno, via Torretta, viale Praga (incrocio viale Strasburgo) e piazza Castelnuovo (tra via Dante e via Folengo).

A queste stazioni se ne aggiungeranno delle altre nella zona sud della città e nella zona dell’Università, anche grazie ai fondi del Pon Metro. “Il progetto per la realizzazione del bike sharing fa parte del piano per la mobilità dolce e sostenibile e si integra con il piano delle pedonalizzazioni – dice l’assessore Giusto Catania – visto che tutte le aree pedonali sono accessibili ai velocipedi. La rete delle stazioni per le biciclette mostra come le stesse si rivolgono tanto ai turisti quanto ai cittadini di Palermo, toccando i principali luoghi di lavoro e le aree di maggiore afflusso turistico”.

“Con questo intervento – commenta il sindaco Orlando – Palermo si allinea alle principali città italiane ed europee e fa un ulteriore passo verso la vivibilità e la sostenibilità. La disponibilità delle bici pubbliche e condivise si incrocia infatti con una sempre crescente sensibilità dei cittadini ed offrirà una ulteriore valida alternativa al mezzo privato. Dal prossimo autunno, con l’entrata in funzione del tram, l’avvio del bike sharing ed il potenziamento del car sharing, la nostra città farà certamente un grande salto di qualità. Tutto questo è anche il segnale di un’azienda, l’Amat, che dopo aver rischiato di fare la fine delle altre partecipate cittadine, si sta avviando verso il rilancio e sta riscoprendo la propria vocazione e la sua ragion d’essere: un’azienda al servizio della mobilità e dei cittadini”.

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