Bilancio ancora in ritardo| Si insedia il commissario - Live Sicilia

Bilancio ancora in ritardo| Si insedia il commissario

La manovra non sarà pronta prima di 15 giorni.

PALERMO – Gli uffici sono ancora al lavoro, ma intanto il commissario inviato dalla Regione si è insediato. Stiamo parlando di Carmelo Messina, mandato dall’assessorato alle Autonomie locali a Palermo per mettere fretta al Comune sul bilancio di previsione 2018: un documento contabile che doveva essere approvato entro marzo ma che, a settembre, non ha ancora visto la luce.

Questa mattina il commissario ha incontrato per la prima volta gli uffici della Ragioneria generale ed è emerso che il bilancio non è ancora pronto. “Seppure la relativa istruttoria contabile sia stata utilmente conclusa – si legge nella nota ufficiale – sono ancora in fase di predisposizione tutti i complessi elaborati e documenti la cui ultimazione, al netto di eventuali ulteriori indirizzi dell’organo politico, si stima verrà definita presumibilmente entro quindici giorni”.

“Era difficile fare peggio, ma quest’anno i ritardi sulla predisposizione e sull’approvazione dei documenti contabili rischiano di superare anche le più nefaste previsioni – attacca il capogruppo del M5s Ugo Forello – Non solo il consiglio comunale è bloccato sul rendiconto 2017, in quanto attende la relazione dei revisori contabili e l’approvazione dei bilanci delle partecipate, ma ancora attende la proposta del bilancio di previsione 2018-2020. Questo ritardo, di cui è responsabile l’amministrazione attiva, è ingiustificabile e, purtroppo, è espressione di una città che naviga a vista, dove nulla funziona, in assenza di una programmazione e pianificazione adeguate. Prima si cambia tutto e meglio sarà per Palermo e i palermitani”.

“La nomina del commissario ad acta per l’approvazione del Bilancio di previsione mette a dura prova la fragile tenuta dei conti del Comune – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Fi – La mancanza di liquidità, la grave situazione dei bilanci delle partecipate e la grande confusione finanziaria-amministrativa della macchina comunale impongono al sindaco di trovare una soluzione immediata, necessita un cambiamento radicale non guardando in faccia nessuno ma solamente la triste realtà di una città che lentamente muore. In alternativa, e per il bene dei palermitani, è necessario un passo indietro”.


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