CATANIA – Trasparenza, onestà, collaborazione. Queste le richieste che il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono, ha avanzato, mercoledì scorso all’amministrazione parlando di bilancio e di conti del Comune. Lo ha fatto alla presenza delle forze sindacali che si occupano di partecipate, evidenziando come, di fronte a una situazione contabile e finanziaria critica, che potrebbe precipitare, occorra la massima onestà intellettuale e chiarezza. Richiesta che sembra cozzare con le modalità stabilite da Palazzo degli Elefanti per partecipare alla conferenza stampa “chiarificatrice” che il sindaco Bianco e l’assessore Girlando terranno sabato mattina in sala Giunta. Potranno accedere, infatti, solo i giornalisti iscritti all’ordine e gli operatori, solo se accompagnati.
Una sorta si “blindatura” di un momento di confronto che non va giù a molti. Come i rappresentanti di Catania bene Comune che, proprio sul bilancio, lunedì sera, hanno organizzato un’assemblea al termine della quale hanno annunciato la volontà di partecipare a tutti i momenti istituzionali nei quali sarà affrontato l’argomento. “Chiudere il Palazzo comunale ai cittadini, blindando una conferenza stampa su temi così delicati e di interesse generale, è un atto inqualificabile che mina seriamente la vita democratica della città – scrivono in una nota. Sindaco e Assessore al Bilancio presenteranno dati contabili e misure che condizioneranno la qualità della vita di ogni singolo cittadino catanese per i prossimi trent’anni, presenteranno decisioni che comprometteranno servizi pubblici, diritti, posti di lavoro, beni comuni della città di Catania. Parleranno di temi pubblici e hanno il dovere di farlo pubblicamente – ribadiscono, evidenziando come gli annunci sulla trasparenza del Comune si infrangano di fronte ad atteggiamenti di questo tipo.
“Il Sindaco è stato eletto dalle cittadine e dai cittadini catanesi come proprio rappresentante – continua la nota di Catania bene Comune – ed è obbligato a dare costantemente conto alla città del lavoro svolto, lavoro per il quale viene stipendiato proprio dalla collettività. È inaccettabile che rifiuti il confronto con la cittadinanza e si barrichi nel palazzo”.
Soprattutto alla luce del fatto che, più di una volta, l’amministrazione ha parlato di trasparenza e di coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali. Come, ad esempio, in occasione della presentazione del Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014-2016, nel febbraio 2014. “Catania città “ Partecipata” e “Trasparente”, dove i cittadini potranno seguire passo passo gli atti amministrativi ed intervenire nei processi decisionali dell’Amministrazione comunale”, si legge nel comunicato stampa di presentazione del piano triennale. Il Sindaco, dal canto suo – si legge ancora – ha scritto in una lettera ai catanesi, che il Piano è il suggello “al patto di fiducia sottoscritto con tutti i cittadini e avvia un percorso in cui la trasparenza non è vissuta come mero adempimento formale, ma come impegno collettivo a vivere la responsabilità di cambiare Catania”.
Per questo, CbC chiede che venga consentito il libero accesso al Palazzo Comunale e si assicuri la presenza di pubblico alla conferenza stampa di sabato prossimo. “Impedire a chi non è iscritto all’albo dei giornalisti e non possiede la tessera dell’Ordine di accedere a una conferenza stampa è inoltre un attentato alla libertà d’informazione . ribadiscono gli attivisti. L’informazione vede oggi protagonisti donne e uomini che non hanno intenzione di iscriversi o non sono ancora in possesso della tessera dell’Ordine dei giornalisti, che sarebbe gravissimo escludere da una conferenza stampa. Facciamo appello al Prefetto e al Questore di Catania affinché venga impedita la chiusura del Palazzo Comunale e venga assicurata la presenza di pubblico in occasione di un momento tanto delicato per la vita democratica di Catania e per gli importanti impegni di natura economica che la città dovrà assumersi. Diffidiamo sin da ora il Sindaco, la Presidente del Consiglio Comunale e il comandante dei vigili urbani a impedire l’accesso delle cittadine e dei cittadini catanesi nel Palazzo Comunale sabato 28 maggio” – concludono, ribadendo che loro saranno presenti.