PALERMO – Nel caos generale e la storia di un piccolo disagio che diventa grande se a subirne le conseguenza è una bambina chiusa da giorni in casa. Si tratta di una vicenda che fotografa l’inefficienza del sistema.
La bimba, che frequenta la seconda elementare della scuola Buttitta in via Bernini, è costretta a restare in isolamento domiciliare dal 6 novembre scorso.
La piccola aveva dei leggeri sintomi influenzali e i genitori hanno deciso di farle eseguire un test rapido il cui esito è stato un anomalo “positivo-negativo”. Così non poteva rientrare a scuola.
Su suggerimento della pediatra i genitori hanno prenotato ed eseguito il tampone all’ospedale Casa del Sole, dove ha sede una delle Usca che devono garantire la continuità assistenziale. Da allora non hanno avuto alcuna risposta.
“Sono andato in ospedale e mi hanno detto di chiamare il numero del servizio, chiamo il numero ma non risponde mai nessuno. Che cosa dobbiamo fare?”, dice il padre.
Le maestre si sono sbracciate. Le inviano i compiti e le spiegazioni via Whatsapp e poi fanno le correzioni che servono. Insomma, fanno di tutto per evitare che la bimba resti indietro con il programma mentre i compagni proseguono il loro lavoro in classe.