Biobanche, il Megafono | presenta un ddl - Live Sicilia

Biobanche, il Megafono | presenta un ddl

Stamattina all'Assemblea regionale la presentazione della proposta di legge firmata da Nino Oddo.

 

Assemblea regionale
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PALERMO- Porta la firma del gruppo parlamentare del Megafono il disegno di legge sulla creazione delle biobanche di ricerca presentato oggi all’Assemblea regionale. Una norma che “rappresenta un’innovazione senza precedenti”. Primo firmatario Nino Oddo, che è anche componente della commissione Sanità di Palazzo dei Normanni, il testo è stato preparato con l’aiuto di un gruppo di consulenti tra i quali Daniela Virgilio, e firmato anche dal presidente della commissione Bilancio Nino Dina (Udc), da Salvatore Lo Giudicce (Drs) e dal parlamentare Pdl e vicepresidente della Sesta commissione Vincenzo Fontana.

Una norma che disporrà l’istituzione di ‘banche’, appunto, che raccoglieranno materiali organici derivanti, per esempio, dagli esami di laboratorio (sangue prelevato, tessuti utilizzati per le biopsie, cordoni ombelicali eccetera) da destinare alla ricerca. E saranno strutture sanitarie pubbliche e private – che, naturalmente, dovranno rispondere a determinati requisiti – ad ospitarle. Una legge che, se approvata, sarà completamente a costo zero e che ha ricevuto anche il patrocino dell’Unesco.

E saranno i cittadini stessi che potranno facilitare la raccolta dei campioni: sarà sufficiente, infatti, dare il consenso per destinare alla biobanca parte del proprio materiale biologico proveniente da semplici prelievi del sangue, da raccolte di altri liquidi biologici, da biopsie o da interventi chirurgici. “In questo modo il cittadino diventa parte attiva, agente promotore stesso della ricerca scientifica”, dice Oddo, che spiega: “Questi campioni, una volta processati e messi a disposizione potranno poi essere utilizzati da differenti gruppi di ricerca scientifica avanzata, sia regionali che nazionali e internazionali. In questo modo la Sicilia offrirà campioni utili alla ricerca e in cambio riceverà informazioni riguardo, ad esempio, la predisposizione a tumori in territori già esposti a rischi ambientali (ad esempio Priolo o Gela) o l’incidenza di patologie genetiche rare non ancora sufficientemente studiate (ad esempio le patologie autoinfiammatorie). Di tutto ciò potrà avvantaggiarsi il cittadino siciliano che da un lato è promotore e dall’altro fruitore di un servizio di ricerca di alta tecnologia”.


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