PALERMO – A pochi giorni dal pronunciamento dei giudici di Cagliari, previsto per il 6 giugno, sull’ammissione di Keller al concordato preventivo, la Fiom, con il coordinatore nazionale del settore ferroviario Massimo Masat, esprime l’auspicio che la “Keller venga ammessa al concordato. Si tratta di un segmento importante della filiera di produzione ferroviaria – ha detto Masat intervenendo a Palermo a un’assemblea dei lavoratori della Keller – che deve essere salvato non solo per tutelare i posti di lavoro ma perché si tratta di un comparto strategico nel nostro Paese che non può ridursi a comprare i treni all’estero”.
I dipendenti della Keller Elettromeccanica di Carini sono 197, tutti in cassintegrazione fino al 5 agosto e poi a rischio licenziamento. Masat ha sottolineato la “necessità di ricomporre la filiera del ferroviario in un unico grande soggetto nazionale in grado di competere con i player internazionale”. Per questo, ha sottolineato, “il ministero dello Sviluppo economico deve assumersi la piena responsabilità di un piano di politica industriale sul settore ferroviario e la Regione siciliana deve impegnarsi di più a tutelare il patrimonio in questo settore, rappresentato dagli stabilimenti di Carini. In questa fase difficile – ha aggiunto – ci vuole il coraggio di pensare al rilancio del settore partendo dalla Keller e dalla Sicilia”. Masat ha espresso l’auspicio che Fim, Fiom e Uilm, insieme “si rivolgano a ministero e Regione per aprire un percorso che non preveda ammortizzatori sociali ma la ripresa delle attività industriali nelle aree”.