PALERMO – Dopo tre giorni di ricerche è stato rintracciato a Misilmeri Giusto Francesco Mangiapane: è il 48esimo a finire in arresto nell’ambito della maxi operazione antimafia dei carabinieri. Mangiapane, 42 anni è nato a Ciminna ed è residente a Villafrati. L’arresto è stato effettuato dai militari della stazione di Misilmeri, insieme al Reparto operativo di Palermo.
Era uno dei tre latitanti del blitz “Cupola 2.0”, la retata che ha decapitato i vertici della nuova commissione provinciale di Cosa nostra: i boss si stavano riorganizzando dopo i numerosi arresti e la morte degli storici padrini.
Il giorno del blitz a finire in manette erano già state 46 persone. Le ricerche sono poi proseguite per rintracciare Stefano Polizzi – catturato ventiquattro ore dopo -, Mangiapane e Carlo Noto, ancora ricercato. Quest’ultimo si sarebbe messo a disposizione del clan, al punto da prestare la propria abitazione due volte, per i summit mafiosi. Noto, infine, si sarebbe anche occupato della trasmissione dei pizzini dal capomafia a coloro che facevano parte del clan.
Tutti e tre, in base a quanto è venuto a galla dalle indagini, sarebbero legati al mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, al quale vertice gli inquirenti hanno individuato Salvatore Sciarabba. Nelle oltre tremila pagine dell’ordinanza, il nome di Mangiapane, che si nascondeva nelle campagne, appare nel corso di numerosi episodi di estorsione, ricostruiti grazie ad una costante attività di monitoraggio effettuata con microspie ed intercettazioni.