La più importante operazione svolta finora in Italia nel settore delle frodi ai danni dello Stato e dell’Unione europea. Così la Guardia di finanza definisce l’attività investigativa svolta dal Nucleo regionale di polizia tributaria che ha portato al sequestro di beni per 700 milioni di euro ed all’arresto di cinque imprenditori, posti tutti ai domiciliari. Ed in effetti i “numeri” dell’operazione, denominata Aristeo, figura mitologica dedita all’agricoltura, sono imponenti. I beni oggetto del provvedimento consistono nel patrimonio aziendale di 14 aziende del settore della trasformazione olivicola con sede in Calabria, in particolare nella Piana di Gioia Tauro, ed in altre tre regioni, Abruzzo, Toscana e Sicilia. Gli imprenditori finiti in manette avrebbero percepito fondi comunitari per 86 milioni di euro, 40 dei quali, secondo quanto è emerso dalle indagini, ottenuti illecitamente grazie all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 35 milioni.
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